P. A. Allum Si riteneva sufficiente dichiarare cl1e, se ci fosse stata qualsiasi difficoltà, tutto quello che Churchill aveva da fare era di telefonare a Truman, a Einsenhower e dirgli ciò che il suo· amico. Roos~velt avrebbe fatto, in una tale situazione. Ed in circostanze co·me quella di Mossadeq poteva sembrare che la potenza britannica no·n fosse cambiata. J...Jaestrema destra, simbo,lizzata dalla persona del Cap,itano Waterhouse, membro, per matrimonio, del clan di Churchill, accettò probabilmente la situazione come uno sfortunato modus vivendi. Quando Eden successe a Churchill la situazione cambiò. Un'altra vittoria elettorale, in consegue11za di un boom artificiale, non deve far dimenticare che l'austerità post-bellica finì soltanto con la caduta del governo laburista. Coincidenza sfortunata. I conservatori diventarono sicuri di sé e costrinsero Eden a superare se stesso. Credette realmente Eden nella necessità di Suez? La sua pro1 pria difesa non è convincente e si è indotti a domandarsi se egli non sacrificasse gli interessi della nazione a quelli del partito., come i primi ministri conservatori sono. soliti fare nella totale ide11tificazione che essi fanno del partito conservatore con il paese. Mac Millan riuscì a salvare il partito, cambiando Disraeli co,n Trollope e pretendendo che nulla era accaduto e che eravamo pienamente ritornati al XIX secolo, quando la nomina di un vescovo o del Cancelliere dell'università di Oxford erano affari di importanza pari a quelli della politica estera e, in ogni caso, un affare strettamente riservato e ben più importante di cose volgari, co·me le aspirazioni dei lavoratori e della nuova classe di tecnici. Nondimeno Suez divise l'opinione del paese da cima a fondo. Già il Partito laburista non era capace di fare niente di più di una momentanea propaganda. Perché era così? Certamente c'era l'incapacità dei leaders laburisti a valutare quelle aspirazioni delle nuove generazioni che si manifestavano nel dissenso che aumentava tra i giovani e le istitl1zioni politiche. Essi erano solo, capaci di produrre una povera imitazione dei nuovi conservatori, senza la tecnica sofisticata delle relazioni pubbliche di questi ultimi. Suez ebbe quindi luogo in un'atn1osfera troppo lontana dalla coscienza popolare: la quale era i11differente e il cui atteggiamento era di « lasciar a quelli che ci hanno, buttato dentro, il compito di tirarci fuori ». Così fu che queste nuove aspirazioni do·vettero esprimersi con movimenti extracostituzionali e non è un caso che essi seguiro·no nella scia di Suez, che segnò la scissione a livello cosciente tra la vecchia e la nuova realtà, tra ciò che si credeva e ciò che effettivamente era. La Campagna per il Disarmo Nucleare, - come t1n suo illustre predecessore, il Movimento· Cartista, - p·uò essere meglio compresa se la si vede come un tentativo da parte di quelli che si sentivano (ed erano) senza autorità per esprimere le loro· o.p,inioni su ciò che si stava facendo e dicendo a loro 110.me; e come il Movim.ento Cartista essa rapidamente formò il mito di se stessa. Nel moderno gergo politico la Campagna per il Disarmo Nucleare può essere definita come una specie di gruppo di pressio·ne pubblico esercitante una forma di pressione idealistica. I suoi membri inconsapevol42 ' Bibliotecaginobianco
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