Nord e Sud - anno XI - n. 49 - gennaio 1964

Giornale a più voci fiducia al nuovo go,verno, ha ribadito questi impegni; ed ha chiarito, anzi, che l'esproprio obbligatorio da parte dei Comuni riguarderà tutte « le aree edificabili necessarie all'espansione della urbanizzazione». In verità, il riferimento alle sole aree ricomprese nei piani particolareggiati contenuto nell'accordo programmatico poteva dar luogo ad alcune perplessità, dato che i piani stessi presuppongono la sussistenza di un piano regolatore generale, di cui è attualmente fornito solo un numero limitato di Comuni. L'adozione integrale, quindi, sul piano legislativo, della soluzione accennata nel programma concordato dai quattro partiti del centro sinistra avreb,be potuto determinare una serie di inconvenienti piuttosto notevoli. Da quanto si è detto fin qui appare evidente che l'azione del Governo in campo urbanistico sarà largamente inspirata allo schema di nuova legge urbanistica predisposto lo scorso anno dalla Commissione presieduta dall'ex Ministro dei lavori pubblici, on. Sullo. In partico 1 lare, risulta accolto, il ricorso al regime pubblicistico del mercato delle aree edificabili, che dello schema costituiva l'aspetto forse di maggior rilevanza. Era del resto nella logica delle cose che una radicale soluzio 1 ne del problema delle aree fabbricabili, dovendo essere ricercata nell'ambito di una « riforma di struttura», costituisse uno dei punti di maggior impegno del primo Governo organico di centro-sinistra. A questo proposito occorre ricordare che le trattative svoltesi nel maggio scorso per la formazione di un Governo di centro-sinistra si erano arrestate proprio dinanzi alla constatata impossibilità di raggiungere un accordo sulla questione dell'esproprio generalizzato delle aree inedificate da parte del Comune, essendosi manifestato nell'ambito della D.C. molteplici perplessità sul modo di risolvere tale questione. Oggi queste perplessità app·aiono, superate anche per la constatata impossibilità di rico,rrere ad altri sistemi (come quello del prelievo fiscale, ad ese1npio) per eliminare gli attuali fenomeni speculativi. Nel programma di Governo è anche riaffermata la necessità di un razionale coordinamento della pianificazione urbanistica con la programmazione . economica. Urbanisti ed economisti vanno da parecchi anni sottolineando queste esigenze, pur manifestandosi tra di essi un certo dissenso circa i mezzi da usare per il raggiungimento dello scopo. Il tema fu ampiamente dibattuto in occasione del IX. Congresso Nazionale di Urbanistica, tenutosi a Milano lo scorso anno per iniziativa dell'I.N.U., ed in questa circostanza ebbero occasione di esprimersi le varie tendenze in proposito. Anche la Commissione per la programmazione h.a naturalmente affron .. tato il problema, orientandosi decisamente nel senso di un coordinamento tra programmazione economica e pianificazione urbanistica. Il fatto nuovo ora intervenuto consiste proprio nell'essere i problemi relativi all'assetto del territorio divenuti uno dei punti fondamentali della politica di governo. Da ciò derivano, però, una serie di conseguenze a cui 35 Bibliotecaginobianco

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