Nord e Sud - anno XI - n. 49 - gennaio 1964

Note della Redazione dell'isolamento territoriale in cui si è trovata Trieste a causa della guerra abbiano ricevuto soddisfazione con l'istituzione della regione, lo sbaglio è ancora maggiore. Perché la necessaria ed auspicq,bile convivenza italo-slava al confine nord-orientale e la necessaria ed auspicabile ripresa di Trieste possono tradursi in realtà nel qu,adro di istituzioni estremamente funzionali e moderne per taglio e per strutturazione; non nel quadro della regione qual~ la vedevano e la potevano vedere i nostri Costituenti del 1946, in un'Italia dalla quale ci separa, per nostra fortuna, una distanza storica e sociale assai maggiore di quella meramente cronologica dei diciassette o diciotto anni intercorsi da allora ad oggi. Scuola nuova e amministrazione vecchia Questo anno scolastico resterà negli annali della scuola italiana, se non per altro, per l'avvio della nuova scuola media unificata. Diecine, diecine e diecine di migliaia di ragazzi italiani hanno cominciato, in ogni regione del paese, un'esperienza scolastica nuova e decisiva non solo dal punto di vista didattico, ma anche e soprattutto dal punto di vista sociale. Sociale, infatti, ancor prima che didattico era il tipo di selezione attraverso la quale la vecchia scuola di avviamento reclutava i suoi numerosi allievi e segregava dal reciproco contatto l'infanzia dei ceti meno abbienti, in specie nelle campagne, rispetto a quella della piccola e media borghesia (per la grande borghesia e per la superstite aristocrazia il discorso era, ed è, diverso). Le possi'f?ilità di conoscenza e di integrazione tra . i disparati ambienti in cui si articola la nostra società erano così ristretti agli anni della scuola elementare: troppo· pochi e troppo particolari perché potessero dar luogo ad un efficace rapporto di simbiosi, ad uno scambio significativo di esperienze e di abitudini, in una parola ad un costume ispirato a quella democraticità di forme di cui si ha un esempio in alcuni dei più evoluti paesi del mondo. Quanto poi alla didattica, l'impostazione no·zionistica e la (esplicitamente dichiarata) minor consistenza del bagaglio culturale fissato come obiettivo contribuivano ad accentuar(:?, fortemente il carattere odiosamente conservatore della vecchia scuola di avviamento. Quest'anno, al contrario, scuola media unificata; e perciò sconvolgimento della fisionomia sociale della scuola destinata ai ragazzi italiani tra gli 11 e i 14 anni, da una parte, e applicazione di nuovi programmi e di nuovi criteri didattici, dall'altra. Non si poteva pretendere che un fenomeno di questa portata procedesse dolcemente e facilmente, senza dar luogo ad inconvenienti e a c_ontrattempi anche gravi. Come si sarebbe, ad esempio, potuto pensare che - in una scuola come quella italiana, nella quale il personale insegnante in gran parte non è di ruolo e quella stessa parte di esso che è di ruolo viene reclutata attraverso concorsi che danno puntualmente luogo alle più sconvolgenti sorprese circa il livello culturale dei candidati che vi si presen24 Bibliotecaginobianco

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