Domenico Rea vati dalla distruzione e conservati nelle teche di un museo. La scomparsa di questi due personaggi chiave, passati dal rango di protagonisti a quello di comparse - ed eran stati portati alla ribalta sia dalla ricerca sociologica classica sia dalla narrativa dell'800 - dev'essere considerato come il fatto più straordinario verificatosi nel Mezzogiorno. Con il plebeo e il cafone sono decaduti anche i miti e i simboli, gli stemmi e le insegne, le- torri, i castelli e i muri di _cinta, le stratificazioni di diritti incrollabili, cioè a dire le vecchie cose, come_ ebbe a scrivere di recente Vittorini, posso-no avere ancora un valore solo nel caso di sopportare la sostituzione delle nuove cose. Le vecchie appartengono alla terminologia naturalistica sciupate e consunte dall'uso. Cavallo, carretto, servo, pastore, padrone, bandito, guappo·; finestra, balcone, villaggio-, campane, tratturo, seminato; e gelosia, onore e disonore, proverbialità ed esperienza. La tavola da pranzo patriarcale, in America come a Bisceglie, è stata sostituita dal televisore. E un frigorifero portato in una tribù a lungo· andare altera le sensazioni. Una casa nuova, non padronale, dell'edilizia minima popolare, isola in un mondo remoto e nel disprezzo il pagliaio, il tugurio, il casolare e sollecita e sveglia nuove ambizioni; e laddove le vecchie cose sussistono, quasi indipendenti dalla volontà umana, si sono venute a creare delle società di spostati, di creature enormemente co-mplicate. Lé:tconnivenza con le vecchie strutture stride in modo insopportabile con le nuove o con quelle che potrebbero, che dovranno diventar tali. Tutto ciò crea un infaticabile esercizio di attesa e. dà la suggestione agli uo,mini · di aver finalmente posto le mani sui nuovi beni dall'irresistebile fa- • scino. Ecco la nuova creatura del Sud: è sempre 'un terrone in città', anche se resta nel suo villaggio. Può cioè essere ancora costretto a restare nel suo paese di cinquecento anime, ma col pensiero è andato oltre i limiti del suo tradizionale orizzo11te e sa che di là - ne ha le prove - vi sono m_ondi concreti, tangibili e abitabili. L'orizzonte delle creature verghiane, balenante miraggi, è stato sfondato. Posto ,il caso che esista ancora una donna come la Diodata di Don Gesualdo, serva del maschio, si tratta pur sempre di un'altra Diodata, diversissima, l'anima della quale è stata sottoposta a nuove emozioni ed esplorata dai raggi della radio e della televisione. Per questa serie di motivi chi oggi osserva la società meridionale ritrae lo sguardo confuso. Passa per villaggi e paesi, a volte, per circondari e province deserti e abbandonati. Gli abitanti si sono come volatilizzati: sono emigrati, ma in uno stato d'animo molto diverso da quello che_ accompagnava l'emigrante classico. Il vecchio emigrante partiva in condizioni disperate, 20 Bibliotecaginobianco
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