Cum1neo al bowling immediatamente a livelli molto modesti pene e sofferenze che dai tempi di Omero avevano trovato un'ininterrotta comprensione. La crepa - aperta da quel cataclisma deforma ancora la terra e per quanto ci si sia adoperati a colmarla si rivela incolmabile e insuperabile. Ecco perché soltanto in quegli anni ebbe fine il vecchio e glorioso secolo, che aveva però avallato anche un infinito numero d'ipocrisie e ingiustizie. Per uno strano e avventurato destino però il conflitto lasciò il suo segno anche su noi, dico nei vec~hi casolari del Sud, e gli uomini ne rimasero folgorati o illuminati, ma, nell'un caso come nell'altro, in modo definitivo. Di conseguenza anche la letteratura meridionale ebbe una battuta d'arresto, ma s'illuse di proseguire per la sua strada buttandosi come un uomo a caccia nella foresta, come un reporter in cerca d'istantanee; e alcuni di essi seppero ritrarre immagini indimenticabili. Poi, intervenne qualcosa. Alle istantanee seguirono alcune banali fotografie di uomini fermi ancora agli « astratti furori » mentre il cammino, il grande esodo· fisico e spirituale dei sud-ici era cominciato e si sarebbe rivelato ben presto inarrestabile. Da allora vita reale e arte nel Meridione cominciarono a divergere. Sarebbero stati necessari ulteriori approfondimenti, anzi si sarebbe dovuto comin .. ciare finalmente ad approfondire. Le tematiche al contrario si confusero. Il Mezzogiorno tentava di unificarsi in un solo moto di protesta e di resurrezione, di rompere e scavalcare le dure frontiere regionali e la narrativa si attardò a ricercare cause remote, valide nell'altro secolo. Preziosi, meravigliosi libri ci furono dati in lettura, ma cominciammo a sentirli inadeguati. Sfuggiva ad essi quel complesso numero - di fatti assai più problematici dei termini costanti di fame, ignoranza e miseria. E letti i bei libri di fantasia e ripostili sul piano più autorevole della biblioteca, per orizzontarci, cominciammo a sfogliare in segreto altri libri ricchi di dati, statistiche e note su un futuro già in via di sviluppo anche tra noi, nelle nostre case, nelle nostre anime. Prenderò ad esempio il mio stesso lavoro, svolto con tenacia e fede per. alcuni « lustri » fino a quando cominciai ad avvertire i primi sintomi di girare a vuoto. È un lavoro del quale da parte mia sarebbe a - morale non riconoscere la validità, ma a patto di collocarlo negli anni in cui lo svolsi. Ora, quando rileggo una mia vecchia pagina, mi ritrovo ingenuo, semplicistico, uno scrittore di favole. Saranno favole amare, belle o brutte, vero è che oggi non le riscriverei, chiederei molto . . di più a me stesso, anche a costo di restare a un livello inferiore alla mia prima maniera. Chi era, mi chiedo, il personaggio della novella: La signora scende a Pompei? Una vecchietta in autobus sorpresa dal 15 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==