Nord e Sud - anno XI - n. 49 - gennaio 1964

Mezzogiorno, classe dirigente, centro-sinistra operazioni di sottogoverno; personaggi la cui candidatura, alla fine di estenuanti contese fra le correnti della DC, si imponeva co,me una di quelle che si definiscono neutre, che cioè non « danno fastidio,», né all'una, né all'altra corrente; personaggi la cui ca11didatura veniva imposta per così dire dall'esterno, magari per interessamento volenteroso di un cardinale che ovviamente di esigenze della politica di sviluppo, sul piano « dirigenziale » non può saperne gran che, e tuttavia pretende di immischiarsene, per favorire taluni suoi protetti, come spesso è avvenuto a Napoli e a Palermo; personaggi la cui investitura in funzioni del genere qui richiamata ha costituito il prezzo pagato dalla DC per le sue annose collusioni con la destra politica meridionale o per il reclutamento,, in concorrenza con la destra, del vecchio personale fascista. Con questi esempi dei criteri che sono stati adoperati per selezionare gli attuali quadri della politica meridionalista, non abbiamo certo esaurito tutta la ricca casistica degli anni del centrismo aperto· a destra, una casistica tanto fitta di varianti curiose e qualche volta scandalo,se. Ma c'è quanto basta per dare l'idea di come si è formata e di co,me è costituita la classe che attualmente controlla o qua11to meno co-ndiziona la gran parte degli istituti che devono attuare la politica meridionalista. Si aggiunga pure che, quando si parla di candidature a « posti importanti » avanzate e sostenute da correnti della DC, non si tratta di moderna partitocrazia, ma di vecchio trasformismo: nel senso che,: a proporsi come candidati delle correnti, e a volte anche come esponenti politici delle correnti, sono uomini di cui non si può dire che siano _ fanfaniani o· morotei, basisti o dorotei, per una certa visione generale delle cose, ma di cui purtroppo si deve constatare che lo sono- per una visione molto particolare delle cose: perché magari i fanfaniani no-n hanno in quel tale momento un loro candidato per quel « posto importante », da contrapporre al candidato dei dorotei, e allora conviene farsi fanfaniano, per poter avanzare la propria personale candidatura e occupare il « posto importante » cui si aspira, o quanto meno· per poter poi pretendere qualche compenso. Stiamo attenti, adesso. I socialisti possono, anzi devono, pretendere l la loro parte di pubbliche responsabilità nella vita amministrativa ed economica del Mezzo,giorno, soprattutto del Mezzogiorno; ma certi ambienti democristiani possono essere interessati a coinvolgere il PSI nel vecchio gio·co·: a me la presidenza, a te la vicepresidenza di quell'lsti- ; tuto barese; e viceversa per quell'altro Istituto, materano,. Certo si deve ammettere che in parte tutto questo, è inevitabile, rientra nella più concreta e appassionante trattativa politica, in u11 11 Bibliotecaginobianco

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