Nord e Sud - anno XI - n. 49 - gennaio 1964

Alberto Aquarone ' teria del partito copia di questi rapporti, in cui tali sentimenti ,,enivamo ampiamente descritti e commentati, non mancavano talora di protestare che si trattava di malevole insinuazioni e di menzogne belle e buone, e decantavano invece l'e11tusiasmo delle popolazioni per la politica estera fascista in tt1tti i suoi aspetti. Questo era prevedibile. Ma .la stessa premura e costanza con cui al centro si seguivano questi rapporti, specialmente proprio per quanto si riferiva agli atteggiamenti dell'opinione pubblica nei confronti dell'alleanza con la Germania e di un'eventuale entrata in guerra dell'Italia, sta a dimostrare come le stesse gerarcl1ie romane dessero un peso notevole al loro contenuto. Mentre l'uniformità delle reazioni segnalate dalle provincie più diverse da informatori diversi, è i11vece sintomatica del loro alto grado di attendibilità, anche se si può concedere che talora gli informatori, per una sorta di deformazione professionale e nell'intento di dare maggior lustro ed importanza alla loro funzione, potevano talora lasciarsi indurre a oscurare le tinte e ad abbandonarsi a pessimismi anche ecces- . . SlVl. Già all'indomani dell'annessione dell'Austria alla Germania cominciarono a pren.der forma definita le apprensio11i per le conseguenze della politica espansionistica di Hitler e quindi l'avversione per i Tedeschi. Il 23 maggio 1938, u11 informatore così scriveva· in proposito da Torino: « L'opinione pubblica è nuovamente allarmata per il pericolo di una guerra e questa volta, il timore deriva dalle complicazioni sorte tra la Ceco-Slovacchia ed i Tedeschi. La prospettiva di dover combattere per la grandezza di un altro popolo considerato già troppo grande e che non gode le simpatie popolari, non entusiasma nessuno e correntemente si dice: I tedeschi, incominciano ad esagerare» 1. Persino l'elemento sul quale il regime poteva maggiormente contare per galvanizzare l'opinione pubblica in senso antifrancese ed antibritannico e suscitare nelle folle u1nori guerrieri, l'elemento studentesco ed in particolare universitario, non rispondeva nella maniera voluta e dava prova di apatia. Il 21 dice1nbre 1938, per esempio, un inform2 tore scriveva : « Ho assistito a Vicenza, Padova, Venezia a dimostrazioni studentesche 1n risposta alle provocazioni francesi. Debbo dire francamente che tali dimostrazioni erano permeate più dal solito spirito goliardico (nella migliore delle ipotesi) che dalla riconoscenza delle nostre ragioni verso la Francia. Mi è doloroso farvi notare che tale senso di incomprensione ho notato in tutti e dovunque. Come d'altronde 1 A.C.S., Partito NazioYf-ale Fascista, Situazione politica delle provincie, busta Torino. 118 Bibliotecaginobianco

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