Domenico de Masi capitali, alla ricerca sociologica, condotta nel pieno rispetto delle esigenze scientifiche per quantificare la portata dei gusti, dell_e aspirazioni e delle attività giovanili nell'ambito della civiltà contemporanea. Basta qui ricordare il volume di Jacques Duquesne Les 15-24 ans, l'inchiesta pubblicata nel n. 32 di « Les lettres nouvelles », quella condotta da Françoise Giroud per « L'Express » e che consacrò la definizione di « nouvelle vague», quella co11dotta dalle riviste « Nova Kultura » e « Przeglad Kulturalny » tra gli studenti polacchi; gli studi di Robert Jay Lifton sulla gioventù giapponese; quelli di Talcott Parsons e Kenneth Keniston sulla gioventù americana, quello di George Shèrmann sulla gioventù sovietica. Non meno folta poi è la recente filmografia sui giovani: 12 film nel 1958, 13 nel 1959, 9 nel 1960, 6 nel 1961, 24 nel 1962 e 21 nel 1963. In Italia l'argomento è stato trattato in servizi giornalistici di notevole interesse (si pensi a quelli dell'« Espresso», di « Epoca» di «Oggi»); in film di sicuro valore speculativo (si pensi ai Delfini, alla Notte Brava, Accattone, La voglia matta, Il posto, I fidanzati, ecc.); in ricerche sociologiche serie ed accurate (si pensi a quelle del Baglioni e di P. G. Grasso). Ultimamente, l'argom·ento è stato, infine, riproposto in due differenti volumi: l'Almanacco letterario Bompiani 1964, dedicato ad « eroi, miti e problemi dei gio.vani del nostro tempo » e Giovani in provincia, inchiesta sui giovani della provincia fiorentina, elaborata da Antonio Carbonaro e Franco Lumachi ed edita da « La nuova Italia.» L'Almanacco, pur avvalendosi di una buona veste tipografica e di una schiera imponente di collaboratori, risulta estremamente povero e superficiale in tutta la p·arte dedicata al suo tema p1 rincipale e non porta che scarsi e trascurabili co,ntributi alla conoscenza del mondo giovanile. Il volume di Carbonaro e Lumachi, invece, pur essendo basato sui risultati di un'indagine portata a termine tra notevoli difficoltà e con mezzi ridotti, sintetizza in meno di duecentò 1 p·agine una lunga e preziosa serie di notizie intorno alla vita dei giovani in provincia, notizie raccolte con grande cura ed elaborate con così penetrante acume sociologico da superare di gran lunga i limiti indicati dagli stessi autori. L'indagine è stata condotta tra il 1959 ed il 1960 su un campione di 160 elementi, rap,presentativo dei 3214 giovani (compresi tra i 15 ed i 30 anni) di San Casciano Val di Pesa, un comune di 14.000 abitanti, nella zona del Chianti, a pochi chilometri da Firenze. Questo paese, nonostante la sua vita sospesa tra la pigrizia rurale residua della civiltà co·ntadina e l'eco del dinamismo cittadino che gli proviene dai vicini centri urbani, si avvale dell'opera di una « Consulta Giovanile», cioè di « un organismo consultivo della giunta comunale, composto da giovani di diversa colorazione politica e presieduto dal sindaco». Tale Consulta ha pro·grammato il suo lavoro nel pieno rispetto dei valori culturali·, preoccup-andosi anzitutto di approfondire 1~ conoscenza delle aspirazioni e delle capacità dei giovani sancascianesi, con riferimento alla famiglia, alla scuola, al lavo,ro, al tempo libero -ed alla loro partecipazione sociale e politica nell'ambito della comunità. 110 Bibliotecaginobianco
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