.. Mezzogiorno, classe dirigente, centro-sinistra (non più che questo) nei secoli scorsi la miseria del Mezzogiorno, no11 riesce ad essere tanto efficiente da potersi proporre per i prossimi anni come istituto capace di co,ntribuire in modo determinante allo sviluppo del Mezzogiorno. E così non si dica che è impossibile ·assicurare a taluni giornali, fra quelli diffusi nel Mezzogiorno, una guida tecnica ed intellettuale che sia all'altezza dei compiti che sono propri di una stampa libera, moderna, co1 mpetente nel quadro di una politica di sviluppo civile. Quali sono poi le difficoltà insormontabili per cui si dovrebbe ritenere impossibile riqualificare - co·n qualche opportuna e tempestiva- operazione di potatura e con qualche operazione di innesto - come vero e proprio brain trust della politica meridionalista quel consiglio ·di amministrazione della Cassa per il Mezzogiorno che alc11ni mercanteggiamenti di sottogoverno hanno seriamente declassato nella funzionalità e che un criterio poco conform.e ai grandi co1npiti strategici :della Cassa mantiene confinato in compiti che 1111collegio di ragionieri basterebbe a svolgere? Si aggiunga a questo che, se si vuole veramente che l'Istituto per l'Assistenza allo, Sviluppo diventi un nuovo centro-motore della politica meridionalista, esso deve poter contare sulla guida e sul consiglio di uomini che risultino dotati di gra11di capacità tecniche, di eccezionale esperienza manageriale e di precisi attributi politici: si ·dévono e si possono trovare, questi uomini, così come si possono e si devono trovare una ventina di cervelli capaci di dare una direzio11e efficiente ed autorevole ai consorzi per lo sviluppo industriale nelle principali aree ~i industrializzazione. E infine, in linea generale, c'è una buona regola cui ci si dovrebbe ispirare tutte le volte che si tratta di scegliere la persona cui affidare una certa funzione nel Mezzogio,rno o per il Mezzo- - giorno: quella di evitare che la scelta cada tra i << vecchi elefanti » del trasformismo invece di portare alla pro,mozione di qualche « giovane leone » della politica di sviluppo, da funzioni subalterne a funzioni dirigenti. È fo·rse una regola inapplicabile? A proposito· dei giovani che devono essere promossi da funzio11i subalterne a funzioni dirigenti, o che dall'attività di studio dei problemi dello sviluppo economico· devono passare a un'attività di realizzazio·ne e di diretto impegno, si può fare, anzi, un discorso che fino ad o-ggi no11 .. è stato ancora fatto, o è stato fatto solo per accenni. Nç_w è vero _che mancano gli uomini nuovi. Ve ne sono che si sono formati 1n questì , anni e che una società piii dinamica, 1neno ancorata ad una vecchia concezione gerontocratica dei metodi di. reclutamento della clas.se dirigente, si sarebbe affrettata a reclutare per l'assolvimento di compiti che richiedono un èerto tipo di competenze e una capacità d'impegno politico appassionato: e richiedono soprattutto che si creda nelle co•se 9 Bibliotecaginobianco
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