Nord e Sud - anno X - n. 48 - dicembre 1963

Paolo Vittorelli per una specie di vecchiaia precoce, precisamente perché non ha avuto il coraggio di proiettarsi all'ester110 e di _affrontare i problemi delle sue relazioni commerciali_ anche con i paesi dell'Est, con i quali una volta, singolarmente, l'Italia, o la Germania, o altri paesi attualmente aderenti al Mercato Comune, avevano rapporti di scambio assai più promettenti di quelli che hanno oggi che il Mercato Comune ha imposto una serie di limitazioni al n1antenimento di una libertà degli scambi con tutti i paesi del mondo. Perciò, noi riteniamo che, nel Mercato Comune, e, attraverso le nostre relazioni europee, si possa (anche utilizzando la situazione che si è venuta a creare nel mondo), svolgere un'azione distensiva dell'Italia, un'azione capace di contrapporre, all'alternativa del gollismo, una alternativa democratica europea. E questa deve escludere scelte di 0carattere militare, co-me la forza nucleare proposta dai francesi, così come deve puntare sulla unità politica e sulla modernizzazione del Mercato Comune e dei suoi rapporti con le altre nazioni, onde una serie di scelte sul piano dei rapporti che don1inano poi la politica mondiale e che sono i rapporti tra l'Est e l'Ovest. Noi non possiamo poi non tener conto di alcuni fatti nuovi che si sono verificati nel corso, di questi mesi, come la conclusione dell'accordo di Mosca contro gli esperimenti nucleari, accordo al quale siamo lieti che il governo dell'on. Leone abbia dato una rapida adesione, che è forse stata, se non decisiva, per lo meno assai importante nel determinare anche la Repubblica federale tedesca ad assumere analogo atteggiamento. Noi siamo stati anche lieti di vedere che all'accordo di Mosca sia seguito· un accordo di massima sul divieto delle esplosioni nello spazio extra-atmosferico; e, d'altra parte, siamo anche lieti che il governo degli Stati Uniti abbia superato alcune resistenze iniziali interne, che si opponevano all'accordo per la vendita di 250 milioni di dollari di grano all'Unione Sovietica. Sappiamo, che, da anni e anni, i Ministri dell'Agricoltura degli Stati Uniti vanno in giro per il mondo per cercare di piazzare il loro grano esuberante; e sapevamo, d'altra parte, che l'Unione Sovietica aveva bisogno di grano. La guerra fredda, la divisione tra i blocchi facevano sì che vi fossero enormi scorte di grano inutilizzate negli Stati Uniti e ~eficienza di grano• nell'Unione Sovietica. È quindi qualche cosa di più che un semplice accordo commerciale, questa specie di prevalenza del buon senso nei rapporti economici tra l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti, che permette di sperare che questa politica si sviluppi. Ma, in questo campo, vorremmo pure sapere che cosa il nostro 84 Bibiiotecaginobianco •

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