I problemi europei e la politica economica i:nternazionale di Sergio Ristuccia I Da circa un anno la politica economica i11ternazionale è entrata in uno dei più densi periodi di discussione e di negoziato. Ai primi di ottobre del 1962 il Congresso Americano ha approvato il Trade Expansion Act. Con la nuova legislazione commerciale il Presidente degli Stati Uniti è stato autorizzato ad intrapre11dere dei negoziati tariffari internazionali per l'abbassamento dei dazi doganali fino ad un lin1ite del 50%, ed eventualmente per la loro completa abolizione nel caso di prodotti la cui esportazione mondiale provenga per 1'80% · dagli Stati ·uniti e dai Paesi della CEE. Tale riduzione a zero è prevista anche per i dazi sui prodotti tropicali, sempreché la CEE faccia altrettanto. Queste disposizioni hanno un rilevante contenuto innovatore: il protezionismo tradizionale di un'econoIJ?.ia pressoché autosufficiente, com'è l'americana, per la prima volta non funge più da principio ispiratore della politica di commercio con l'estero degli Stati Uniti. In realtà, la politica commerciale americana era ormai matura per un profondo ridimensionamento. Dalla fine degli anni 50 in poi gli Stati Uniti hanno registrato un mutamento della situazio11e della bilancia dei pagamenti che da attiva è finita per essere pericolosamente passiva. Un fenomeno, questo, che, denotando pro-blemi strutturali di ampia portata - problemì, ben s'intende, di un'economia matura - non poteva non essere confrontato con un processo inverso, piuttosto vistoso, quello dell'espansione economica europea. Così, la progressiva creazione di un ampio mercato continentale in Europa, con alta potenzialità di crescita cumulativa, ha posto la questione dei rapporti euroamericani in termini globali. Ragioni di struttura interna (alti salari, investimenti non diretti alla diminuzione dei costi, ecc.) hanno determinato la diminuzione della com.petitività internazionale dell'economia U.S.A., ma è pur vero che a pesare permanentemente sulla bilancia dei pagamenti americana sono gli aiuti e gli investimenti privati all'estero. I qu~li ultimi sono stati sollecitati in buona parte anche dall'alta 6 Bibliotecaginobianco
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