Nord e Sud - anno X - n. 48 - dicembre 1963

Giornale a più voci ed econo,micamente arretrata e a sfondo fortemente teocratico», e il movimento sindacale che inizierebbe anche sul continente a distinguersi dal movimento operaio politicamente orga11izzato nei partiti più o meno marxisti, sembra già trovare una prima conferma, pii.1 che in certe discordanze che già vediamo a11che in Italia fra sindacati e partiti politici, soprattutto. in Francia, dove il debellamento o la messa da parte dei partiti politici ad opera del gollisn10 ha posto in evidenza notevoli possibilità di resistenza e di vivacità, anche sul terreno- politico, di sindacati ed associazioni. Per tornare al tema contingente del Co-nvegno e terminare con una nota che non sia di pessimismo, occorre segnalare che questa « linea di resistenza democratica al gollismo » voluta da La Malfa, questa richiesta di controllo dal basso invocata da Spinelli, hanno già trovato in un episodio significativo un principio forse inaspettato di concretamenti: nel piccolo Lussemburgo. È un episodio che la classe politica italiana deve conoscere e studiare, ed adeguatamente appoggiare per quelle cl1e sono le sue linee virtuali di sviluppo, come esempio di lotta contro il concetto puramente contrattuale e non evolutivo delle Comunità. Il Ministro Schaus ( « Le Monde » 3 agosto '63) si è levato dignitosamente a protestare contro l'attuale progetto di unificazione degli esecutivi comunitari - protesta a priori forse non ingiustificata, in quanto nell'attuale clima v'è gran rischio che si facciano passi indietro anziché passi avanti nella strutturazione delle Comunità. La protesta non era una pura e semplice difesa degli interessi sezionali della città di Lussemburgo, che rischia di vedere la sede della CECA esulare a Bruxelles e a Strasburgo - problema di interessi precostituiti di ben facile soluzione stante l'inevitabile proliferazione burocratica delle istituzioni comunitarie, la vicinanza fra queste città « carrefours de l'Europe » e la crisi degli alloggi e delle costruzioni pubbliche cl1e sicuramente colpirà una qualunque futura « capitale dell'Europa ». La protesta del Ministro Schaus è una denuncia di una situazione di elementare chiarezza che solo i ciechi non vogliono vedere. Il Ministro Schaus, dopo aver testimoniato dell'adesione del Lussemburgo a qualunque ristrutturazione delle Comunità che rappresenti un potenziamento della situazione esistente, ha rilevato: che l'Europa non può essere creata senza una istituzione parlamentare veramente efficace; che il Lussemburgo non accetterà un qualunque progetto che possa ridurre i poteri delle comunità od attutirne il carattere sovranazionale; che le difficoltà attuali in qualunque campo non discendono dalla tripartizione degli esecutivi, ma dalla mancanza di una volontà politica comune; che il sacrificio che si cl1iede al Lussemburgo con la perdita della sede della CECA p·uò essere consentito solo nella doppia certezza che esso serva all'Europa e che la nuova soluzione contribuisca all'unificazione politica dell'Europa. Successivamente l'inchiesta di un giornalista francese, « Paul Fabra, Les Pays-Bas entre l'Europe et la mer ('' Le Monde", 20 agosto 1963) ha segnalato un orientame11to degli ambienti politici olandesi in senso ben più nettamente federalista di quanto si è ora soliti pensare in Italia. Ai politici 61 Bibliotecaginobianco

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