Nord e Sud - anno X - n. 48 - dicembre 1963

Alfredo Testi funzione di supplenza della Cassa nei confronti dell'amministrazione ordinaria sia rido,tta entro margini molto più ristretti. Certo si sarebbe molto tentati di parlare della necessità di una dilatazione della spesa pubblica; purtroppo il mome11to non è propizio a questi discorsi. Ed allora, realisticamente, il problema si pone sempre più in termìni di priorità. Se i fondi non sono, disponibili in quantità sufficiente rispetto ai bisogni, è opportuno che nell'ambito della spesa pubblica si proceda a t1na oculata redistrib11zione di fondi in funzione di una serie di obiettivi graduati secondo una severa scala di priorità. Invece, è triste, si sente parlare di blocco, o quanto meno di rallentamento, nell'esecuzione del piano autostradale, che o·ggi riguarda principalmente il Sud e che per la parte di esso che risulta già attuata ha considerevolmente avvantaggiato il Nord (come già, a suo tempo, la rete dei metanodotti). Ci sono poi i provvedimenti anti-congiunturali emanati o in via di emanazio11e: senza entrare in dettagli, vo·gliamo solo far notare quanto sarebbe contraddittorio emanare provvedimenti che entrino in diretto contrasto con l'assunto e le necessità della politica di piano (vedi il progetto per la riduzione del 10% su una quota fino al 15% degli utili non distribuiti, progetto che chiaramente favorisce gli autofinanziamenti), o cl1e in pratica elidano altri provvedimenti fa,!orevoli al Sud (si veda la progettata compressione. degli investiment~ delle Partecipazioni Statali, oppure gli 80 miliardi di maggiori entrate che sono stati destinati a diminuire il deficit di esercizio). Questa politica va a diretto danno del Sud: alme110 si poteva condizionare la predetta riduzione dell'imposta di ricchezza mobile ad u11 reimpiego dei fondi nel Sud, mentre, d'altra parte, si dovrebbero affidare più impegnativi, e non pii.l limitati, compiti alle Partecipazioni Statali nel processo di industrializzazione. Nel quadro del rilancio della politica meridionalista e ·della impostazione di una politica di piano ci si dovrà inoltre proporre di elaborare un sistema di i.ncentivi differenziati per aree, giacché è manifestamente incongruo continuare a fare lo stesso trattamento a Latina e a Crotone, per citare casi estremi, l'uno di lontananza minima, l'altro di lontananza massima dai grandi mercati di consumo. 1'ali incentivi dovranno proporsi ancora la creazione nel Sud di 11n consistente tessuto connettivo forn1ato di medie industrie, le sole capaci di dare un assetto veramente nuovo alla realtà sociale ed economica -dell'Italia meridionale. Finora a tale scopo si è ritenuto sufficiente che concorressero· due circostanze: un sistema di incentivazione e la creazione di grandì industrie di base nel Sud, capaci di attirare molteplici iniziative di minori dimensio,ni. Di conseguenza ci siamo serviti, 44 Bibliotecaginobianco

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