Nord e Sud - anno X - n. 48 - dicembre 1963

.... ,.. Industrie medie per lo sviluppo del Mezzogiorno reddito prodotto, si passa ad una maggiore specificazione territoriale (di tipo regio,nale e provinciale) di tali dati, si constata non soltanto un aggravamento della posizione relativa del Sud, 111a anche l'accentuarsi di un andamento a forbice all'interno dello stesso• Mezzogiorno, con il progressivo deterioramento di tall111i assetti regionali e provinciali. La « corsa in avanti », cioè, si paga in termini di una maggiore sperequazione territoriale. Queste diffuse zo,ne d'ombra, pur senza soverchiare i risultati raggiunti in altri campi (ad es. i circa 3.000 1niliardi di investimenti, cio·è il 43,3% del totale nazionale, investiti dallo Stato, dalla Cassa, dagli enti locali, e da altri enti di diritto pubblico, in opere pubbliche nel Mezzogiorno nell'ultimo dodicennio,), si accompagnano peraltro a imponenti fenomeni di spostamento delle popolazioni, sia all'interno dello stesso Sud che da quest'ultimo verso l'esterno. Il fenomeno è troppo noto ai lettori di questa rivista per insistervi ancora: basti ricordare che esso ha interessato circa il 12% della popolazione residente meridionale. Le perplessità derivanti dalla situazione così sinteticamente descritta, congiunte a taluni problemi connessi all'approssimarsi di importanti scadenze per il Sud, l1anno indotto l'Unione Interregionale delle Camere di Commercio del Mezzogiorno ad indire in Napoli, nei giorni 19,20 e 21 ottobre u.s., un convegno di studi sul tema: « Realtà e problemi di sviluppo dell'industrializzazione nel Meridione ». Lo scopo che il Convegno si proponeva, come del resto si deduce dallo stesso tema che gli si era voluto assegnare, era quello di fornire, attraverso una discussione « vivace, pertinente e conclusiva », una serie di indicazioni concrete da sottoporre ai competenti organi di governo. Inoltre, attraverso tre relazioni, affidate rispettivamente al prof. G. Gaetani d'Aragona, al prof. A. Polese e all'ing. G. M.artinoli, è stata proposta ai partecipanti al Convegno tutta una serie di problemi specifici e di concrete linee d'indagine, da essere poi sviluppate attraverso la discussione. Purtroppo, però, questo in·vito alla « realtà » l1a dovuto più volte essere ripetuto dal banco della presidenza a quanti sono intervenuti nella discussione, per la maggior parte piccoli e medi imprenditori meridionali. Ne è venuta fuori ancora una volta, anziché un contributo maturo e consapevole alla discussione e· all'approfondimento di certi problemi, soltanto l'immagine di una classe imprenditoriale incapace, tranne rare eccezioni, di guardare con spirito moderno e aperto ai problemi che le stanno davanti, sempre corriva ad identificare il proprio ma- ~ !inteso e particolaristico interesse con gli interessi obiettivi della poli41 Bibliotecaginobianco

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