Nord e Sud - anno X - n. 48 - dicembre 1963

Sergio Ristuccia l'ONU che si terrà a Ginevra nella primavera del 1964. È in questa sede che essi cercheranno di ottenere il massimo .di soddisfazione. La risoluzione riguardante la convocazione ·ai una Conferenza internazionale sul co1nmercio e lo sviluppo è stata approvata dall'Assemblea generale dell'ONU nel dicembre 1962. In precedenza, la II Commission~ aveva approvato tra vivaci co·ntrasti il progetto di risoluzione presentato· da alcuni paesi sottosviluppati. Dieci delegazioni, tutte occidentali (fra le quali quella italiana), aveva110 in quella sede votato contro. La ragione dell'opposizione è da ricercare nei motivi di particolare urgenza che erano stati addotti dai firmatari della risoluzione per la convocazione della conferenza: i paesi promotori, infatti, miravano a mettere immediatamente in discussione, in sede molto allargata, gli effetti dell'integrazione fra i paesi europei, dalla quale essi ritengono che derivino degli effetti sfavorevoli per il loro sviluppo. È poi prevalso nei paesi sottosviluppati il desiderio di ottenere un voto unanime, per evitare che le resistenze dei paesi industriali occidentali si traducessero in una mancanza di impegno nella partecipazione ai lavori della Co•nferenza. Secondo la risoluzione dell'Asse1nblea Generale dell'ONU la Conferenza dovrà trattare: a) la necessità di accrescere gli scambi dei paesi in sviluppo relativi a prodotti primari come a prodotti semi-finiti e manufatturati, e, di conseguenza, la possibilità di prendere misure e di formulare nuovi principi in materia di scambi tra paesi in sviluppo ~ paesi sviluppati (quali che siano le differenze tra i sistemi commerciali di questi ultimi), di relazioni commerciali tra paesi in sviluppo, di diversificazione degli scambi dei paesi in sviluppo, di finanziamento degli scambi internazionali dei paesi in sviluppo; b) le misure destinate a stabilizzare i prezzi e a renderli equi e repunerativi, come pure a stimolare la domanda delle esportazioni dei paesi in sviluppo; e) le misure dirette all'eliminazione gradL1ale, da parte dei paesi industrializzati, sia che essi agiscano individualmente che collettivamente, delle barriere tariffarie, non tariffarie e altre, che hanno un effetto sfavorevole sulle esportazioni dei paesi in sviluppo e sull'espansione degli scambi internazionali in generale; d) i metodi ed i meccanismi per mettere in esecuzione le suddette misure per l'espansione del commercio internazionale, cioè a dire il riesame delle attività degli organismi internaziona~i esistenti che si occupano del commercio internazionale, dal punto di vista della loTo attitudine a risolvere efficacemente i problemi commerciali dei paesi in sviluppo, considerando l'opportunità di eliminare le interferenze e i duplicati, di integrare le attività di questi orga28 Bibliotecaginobianco

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