.. Sergio Ristuccia e procedure; e pur tuttavia costituisce dei punti di riferimento non eludibili. I principi approvati çlalla Conferenza SOJ.?.O i seguenti: ,,_~~~t/'1'rT':.~l•-r• j•• • • '4'\,.'f...?~, .l.,;.~._if/ .. '!.. . I 1:.:~:·:'-;'-\· (-· :· , L,ll!e• Uria liberalizzazione significativa del commercio internazionale è desiderabile: a tale scopo, negoziati commerciali generali, basati sulla clausola della nazione più favorita e sul principio della reciprocità, avranno inizio a Ginevra il 4 maggio 196_4, e la partecipazione sarà la più ampia possibile. I negoziati commerciali riguarderanno tutte le categorie di prodotti, industriali e non industriali, agricoli e primari. I negoziati commerciali riguarderanno non soltanto i dazi ma anche gli ostacoli non doganali. Dati i risultati limitati dei negoziati prodotto per prodotto degli ultimi anni, i negoziati commerciali, dovranno basarsi su un piano di riduzioni doganali lineari sostanziali, con le eccezioni limitate che saranno oggetto di confronto e giustifi- . caz1one. Le riduzioni lineari saranno uguali. Nel caso in cui esistessero disparità sensibili nei livelli delle tariffe, le riduzioni lineari saranno effettuate sulla base di regole speciali di applicazione automatica e generale. Durante i negoziati commerciali, ogni paese avrà la facoltà di chiedere concessioni commerciali addizionali o di modificare le proprie offerte nel caso in cui ci<) fosse necessario per assicurare l'equilibrio dei vantaggi fra il paese medesimo e gli altri partecipanti. Tutti i partecipanti dovranno, con sforzo comune, negoziare per cercare di fissare una base cli reciprocità sufficiente ad assicurare la più ampia misura possibile di concessioni commerciali. Un problema di reciprocità potrà essere posto, durante i negoziati commerciali, nel caso in cui alcuni paesi abbiano tariffe di incidenza generale indiscutibilmente più debole di quella degli altri paesi partecipanti. Data l'importanza dell'agricoltura nel commercio mondiale, i negoziati commerciali dovranno creare condizjoni accettabili ~i accesso ai mercati mondiali, per i prodotti agricoli. Durante i negoziati commerciali, nessun tentativo sarà trascurato per ridurre gli ostacoli che ostacolano le esportazioni dei paesi poco sviluppati, ma i paesi industrializzati non potranno attendersi di beneficiare della reciprocità da parte dei paesi non industrializza ti. Passare da tali enunciazioni (non sempre di chiara interpretazione) ad uno spedito negoziato è certamente assai difficile. Ne è prova l'estrema lentezza con cui procedono a Ginevra i lavori per la definizione delle procedure e dei n1etodi; una lentezza che ha perfino indotto qualche osservatore a dubitare della possibilità di dare effettivo inizio, nel 1964, al « Kennedy Rot111d ». V ·se è vero, come hanno rilevato autorevoli commentatori, cl1e dai « principi » approvati in maggio a Ginevra possono prendere avvio le più ampie trattative commerciali che si siano avute dopo il 1947, quando all'Avana furono poste le basi del GATT, c'è un'altra ragione che dà 24 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==