Nord e Sud - anno X - n. 48 - dicembre 1963

Sergio Ristuccia qui di un problema di limiti e di reale capacità di controllo. L'incentivazione alla produzione di massa non può, né• deve, infatti, essere tale da ripetere in Europa, integralmente, 11 modello americano. Che ciò torni, di nuo·vo, a richiamare l'urgenza di una più adeguata strumentazione della politica economica europea su base unitaria diviene quasi superfluo notare. IV Alla vigilia della Conferenza dei Ministri del Commercio dei Paesi aderenti al General Agreen-ient on Tariff s and Trade, tenutasi a Ginevra nel maggio scorso per discutere la proposta americana di negoziati doganali sulla base del Trade Expansion Act, le posizioni degli Stati Uniti e della Comunità economica europea sembravano molti distanti. Per quanto riguarda il metodo di abbassan1ento dei dazi la CEE ha fatto presente che la propria tariffa doganale ha una struttura relativamente omogenea, mentre quella americana concede per i vari prodotti una protezione selettiva, talora molto forte, talora estremamente debole. In proposito, so·no state citate queste cifre orientative: - per quel che riguarda la tariffa esterna della CEE, circa il 29% delle voci è gravato da dazi inferiori o pari al 10%; il 64% delle vo,ci da dazi compresi tra il 20 ed il 30%; e soltanto lo 0,5% delle voci da dazi superiori al 30%; - per quel che riguarda la tariffa degli Stati Uniti, circa il 27% delle voci è gravato da dazi inferiori od egt1ali al 10%; il 35% delle voci da dazi compresi tra l' 11 ed il 20 %; il 19 ~u delle voci da dazi compresi tra il 21 ed il 40%; il 5% delle voci da dazi compresi tra il 41 ed il 50%; ed il rimanente 5% delle voci da dazi superiori al 50%. Nell'ipotesi di una riduzione lineare del 50%, applicata uniformemente, la maggior parte delle voci della tariffa della CEE sarebbe gravata da dazi inferiori, od al massimo pari al 10%. Soltanto il 6% delle voci sarebbe gravato da dazi superiore al 15%. Invece, la mede- • sima formula di riduzione lineare, applicata alla tariffa americana, lascerebbe sussistere, in settori abbastanza vasti (38% delle voci) dazi che potrebbero ancora garantire una protezione molto efficace. La discussione sul problema della disparità delle tariffe è_ stata così presentata dalla CEE, come del tutto pregiudiziale. A tal riguardo i francesi hanno proposto un sistema, detto di ~< écretement >}, consistente nel ravvicinare le tariffe dei principali paesi verso aliquote uniformi da fissare previamente. Tali aliquote, per esempio del l0-12g1> per i pr~dotti finiti, del 5-6% per i semifiniti e dello 0% per i prodotti 22 Bibliotecaginobianco

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