Lettere al Direttore eliminare gli squilibri regionali. Ma si tratta di considerazio,ni che non possono trovare maggior credito di quelle che_ a suo tempo furono fatte alla Camera dall'on. Amendola contro la creazione stessa della Cassa. Sembra dunque che siano stati dissipati tutti i dubbi ed è presumibile che non ne sorgeranno altri: la Cassa è uno strumento indispensabile tanto ai fini della politica meridionalista, come politica regionale di sviluppo, quanto ai fini più generali della politica di piano, co1 me politica nazionale di sviluppo equilibrato. Le difficoltà, dunque, non riguardano più la proroga della Cassa, ma il ritmo di attività della Cassa, da un lato,, e la natura nuova del suo impegno dall'altro lato. Per mantenere e magari accelerare il primo è necessario far presto con l'auspicato rilancio finanziario. Per definire la seconda è necessario rifarsi a un passo fondamentale dell'ultima relazione presentata al Parlamento dall'on. Pastore: la Cassa « si è venuta costruendo· sul piano istituzionale ed organizzativo piuttosto in ft1nzione degli investimenti pubblici che doveva realizzare», mentre oggi c'è un altro e fondamentale aspetto della politica meridionalista che è venuto in primo piano, onde si va delineando, accanto alla Cassa, un apparato organizzativo di enti e istituzioni che « svolgono operazioni specializzate e, per certi aspetti, autonome »: istituti di credito, co·nsorzi per le aree ed i nuclei di industrializzazio-ne, Istituto di assistenza allo svilup-po, Centro per la formazio,ne dei quadri, Società finanziaria di sviluppo ecc.. Rispetto a queste sue ran1ificazioni la Cassa deve assolvere una funzione di coordinamento e prima ancora di orientamento e propulsione; deve essere, cioè, cuore e cervello di tutti gli enti e istituti impegnati nella politica meridionalista. Ma proprio perciò sarebbe conveniente pensare fin da ora anche a un'eventuale restituzione, alle competenze dell'amministrazione ordinaria, di taluni settori d'intervento che furono assegnati alla Cassa nel 1950. Tale restituzione ci sembra necessaria quando risulti che le cose straordinarie che in questi settori dovevano essere fatte, grazie alla Cassa, sono state fatte, o, quanto meno, sono state bene avviate a compimento. In questo senso concordiamo con ciò che ci scrive l'amico Coscia relativamente alla « orchestrazione » di strumenti esistenti, « sia pure da precisare e rivedere in rapporto ad una n1igliore distribuzione di compiti vecchi e nuovi ». Ma intanto, mentre di q11esto discutiamo, per presentare a breve termine proposte ragionevoli e precise, a più breve termine ancora si risolva il problema dei mezzi, onde interrruzioni o rallentamenti nei tempi di attuazione dei programmi di competenza della Cassa non abbiano a recare danni di cui possa poi risentire l'impostazione stessa della politica di piano. n. d. r. Direttore Responsabile: F. Compagna - Segr. Red.: R. Cappa - Red. capo: E. Mazzetti. Tipografia « La Buona Stampa» - Via Roma 424, Napoli - Spedizione in abbonamento postale, Gruppo III - Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Napoli N. 1324, 26 gennaio 1960. Printed in Italy - Tutti i diritti di proprietà letteraria ed art. riservati Bibliotecaginobianco
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