Nord e Sud - anno X - n. 48 - dicembre 1963

Recensioni avrebbe potuto aprire una prospettiva assai significativa per la comprensione e l'i11terpretazio•ne del miracolo italiano. ESTER PIANCASTELLI Milano e il suo retroterra Il volume di vari autori pubblicato per iniziativa della Banca Po-polare di Milano (La nuova fascia industriale di Milano, « Nuovo Mercurio», dicembre 1962) ha, innanzi tutto, un pregio notevole: darci i risultati di uno studio compiuto su quella che potremmo co,nsiderare la « regione laboratorio » fra le regioni italiane. L'indagine si articola in tre parti: una prima, di carattere generale, che cerca di illustrare con tre studi monografici, rispettivamente di Bruno Caizzi, Giuseppe Samonà e Piero Galante, le grandi linee dello sviluppo economico e i problemi con i quali si debbono confrontare tutte le maggiori metropoli del mondo; la seconda, dovuta collettivamente ad un gruppo di giovani studiosi, che analizza, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, le caratteristiche strutturali della « fascia»; la terza, pure dovuta al detto gruppo di giovani studiosi, cl1e traccia i compiti che competono alla città di Milano. Il volume è poi corredato da un'ampia appendice statistica che racchiude in sintesi gli asp·etti salienti dei fenomeni descritti, da un ottimo servizio fotografico e da diversi diagra1nmi e cartogrammi. Nel primo dei tre contributi monografici che costituiscono la prima -parte, Bruno Caizzi conduce un'indagine di carattere storico-economico sulla formazione delle fasce industriali. Le antiche migrazioni si differenziano sostanzialmente dalle odierne: qt1elle, intercontinentali, contribuirono alla creazione di un certo equilibrio demografico nella geografia dei continenti; queste, in prevalenza interne, tendono ad esasperare gli squilibri preesistenti. Alla accrescit1ta mobilità spaziale e settoriale delle forze di lavoro, fa riscontro, infatti, una maggio,re viscosità degli altri fattori della produzione. In Italia, nell'ultimo decenniò, le città, le provincie e le regioni economicamente più progredite hanno registrato i più alti indici di incremento della popolazione: il blocco formato dalle provincie di Como, Varese, Milano ne è l'esempio più rilevante, perc.hé questo blocco di provincie confinanti presenta già taluni aspetti che sono tipici della patologia urbana della Mega- ~opoli americana. Anche nella zona in questione il vecchio concetto che opponeva la città alla campagna è 01 rmai -superato e si sta verificando la « interpenetrazione di urbano e rurale » che Gottmann ha notato nella Megalopoli atlantica. L'industrializzazione si spande a macchia d'olio: la piovra che un giorno sarà la « più grande Milano » comincia già da ore a stendere i suoi voraci tentacoli sul territorio circostante. A questo punto è neces119 Bib_liotecaginobianco lii

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