Nord e Sud - anno X - n. 48 - dicembre 1963

L'artigianato nel quadro dell'industrializzazione liardi di lire l'anno, interessanti dai 7.000 agli 8.000 addetti alle piccole • imprese. Ma se potranno espandersi il settore della metalmeccanica e quello edile, quello dei manufatti plastici e forse quello del legno, minori saranno le possibilità offerte al settore tessile e a quello delle ceramiche (Grottaglie). Se gli artigiani dei primi quattro finiranno chiaramente con l'essere definitivamente promossi al ra11go di piccoli e medi industriali, gli artigiani degli altri due settori potranno continuare a mantenere la veste tradizionale, anche se il loro apporto all'economia di una zona andrà scemando col passare degli anni e col mutarsi delle abitudini e consuetudini dei consumatori. Negli amichevoli incontri degli operatori a Taranto si sentiva spesso dire che fra dieci anni gli artigiani saranno quelli del settore artistico e i parrucchieri, piccoli fabbri e titolari di laboratori di falegnameria con pochissimi addetti. E questo anche se si verifica nel Sud quanto auspicato da più parti: il mutamento della destinazione degli investimenti dall'agricoltura ad altre forme di attività, a seguito degli scarsi redditi che si ricavano nelle campagne. Fitto tessuto di piccole industrie, dunque, accanto ai colossi della siderurgia, della petrolchimica, della metalmeccanica. Piccole industrie che produrranno non soltanto per conto degli impianti di base, ma anche per la trasformazione dei prodotti di quegli impianti in manufatti da immettere al consumo. Ecco l'aspetto commerciale del problema: anche se piccole e medie, le imprese avranno sempre mezzi scarsi, risorse limitate sul piano -organizzativo al loro interno; di qui la necessità di stabilire rapporti permanenti con grandi e ben ramificate organizzazioni commerciali nazionali ed estere per la ricerca dei mercati che potranno assorbire la produzione. I piccoli operatori di Taranto hanno insistito sulla necessità di costituire efficienti organismi consortili di più unità; essi sono convinti che solo per questa strada può essere possibile inserirsi con successo _suimercati per le forniture adeguate, per costi, qualità e quantità, alle esigenze attuali e future della richiesta. È sintomatico al riguardo che la Camera di Commercio, per ammissione del suo presidente, dottor Manfredi, si accinge a svolgere particolari indagini di mercato allo scopo di stabilire un necessario sbocco commerciale nel Sud e fuori alla possibile nuo.va produzione. I grandi complessi industriali localizzati in Puglia e in Basilicata - ma il discorso vale per tutte le regioni del Mezzogiorno - dalla iniziativa privata e da quella pubblica non si configurano, sul piano della produttività, autosufficienti. Necessitano, quindi, di -un processo di 105 Bibliotecaginobianco

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