Mario Dilio lavoranti, fra operai e apprendisti. Ha una tradizione di prestigio no11 soltanto in Italia, ma anche sui mercati ~steri ·più esigenti. Il ferro battuto, il giunco lavorato, la cartapesta so·no soltanto alcune delle specialità con cui l'artigianato leccese s'è imposto all'attenzione degli amatori. Le autorità locali hanno bene compreso come queste attività siano da incoraggiare e potenziare : ecco quindi il programma di dare vita ad una zona artigianale nell'ambito dell'area di sviluppo i_ndustriale di Lecce, servita adeguatamente da una snella e articolata rete stradale, collegata al centro urbano e completa dei servizi necessari. È questo un serio tentativo di promozione delle attività artigianali in attività industriali, sia pure di no·n grandi dimensioni. In provincia di Bari l'espansione del settore artigianale è limitata: negli ultimi anni si sono registrati regressi abbastanza notevoli, sia per quanto riguarda il numero delle unità che quello· degli addetti. L'eso·do del settore verso occupazioni più stabili e meno precarie, lento agli inizi, ha assunto un ritmo sostenuto successivamente: le 11uove leve del lavoro preferiscono orientarsi verso professioni di più sicuro avvenire. Un tangibile esempio di come i grandi complessi industriali impediscano il moltiplicarsi di attività artigianali lo si è avuto pro·prio nella città di Bari, nel settore delle confezioni, maschili e femminili. I consumatori si orientano verso l'acquisto del prodotto finito piuttosto che rivolgersi al sarto: per gli abiti, per i soprabiti, per i cappotti. E se è vero che molti artigiani vengono gio·rno dopo giorno• assorbiti dalle aziende industriali delle conf ezio·ni, in virtù della loro lunga esperienza, ma anche per insegnare il mestiere ai giovani apprendisti delle lavorazioni in serie, è anche vero che le « botteghe » si chiudono e l'artigianato, come settore, si assottiglia. Ai confini della provincia, verso Brindisi e Taranto, opera ancora, sia pure in forma molto ridotta rispetto al passato, l'artigianato artistico; si lavorano merletti e prodotti locali, con discreti risultati di vendita anche negli Stati Uniti. Di nuove iniziative, però, non si ha notizia. Nel capoluogo una vena di artigianato artistìco sopravvive: si lavorano ceramiche e terraglie. Anche nei programmi di industrializzazione della provincia di Bari non è stato dimenticato questo settore che, per i dirigenti dell'area di sviluppo, va visto nel quadro di un possibile processo di trasformazione in piccola industria: a tale proposito è stato deciso di costruire, a spese del Consorzio per l'Area di Bari, ampi locali e capannoni da cedere in fitto alle piccole imprese che vorranno trasferirsi nella « zona» continuando la loro tradizionale attività o ponendo mano ad un'attività nuova. 100 Bibliotecaginobianco •
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