Nord e Sud - anno X - n. 47 - novembre 1963

« Nuova strategia » e distensione ,:"r;J I. 1,1, • 1~ guerra nucleare flessibile, che comporti un dialogo di successive numerose salve, fa sì che tutte le armi atomiche, a qualunque categoria esse appartengano, debbano essere destinate fin dal tempo di pace a determinati obiettivi e che, per l'efficace esecuzione dei piani occorra essere sicuri, se si vuole che la responsabilità della difesa non ricada su u11 solo alleato, che di tutte queste armi il Comandante Supremo potrà fare uso, in caso di emergenza. Si deve tener presente, però, anche la considerazione inversa. Dato che, in caso di conflitto, si devono battere gli obiettivi avversari non già in base a considerazio 1 ni geografiche, ma per ragioni di urgenza o di categorie, ne consegue che o,gni eventuale azione anti-sovietica comporterebbe l'uso eventuale di tutte le armi americane di un certo tipo, dovunque siano collocate. Così, anche se il conflitto dovesse sorgere in rapporto, per ipotesi, alla Corea o al Laos, non sarebbe possibile, agli americani, rinunciare all'impiego delle armi collocate in Europa; e ciò renderebbe inevitabile che l'Europa sia in ogni modo coinvolta anche in un conflitto apparentemente periferico. È chiara, quindi, la necessità tecnica che, in caso di conflitto, tutte le armi, e in particolare le armi nucleari, siano senz'altro disponibili, in forma automatica, per il loro impiego, senza di che le armi nucleari non a diretta disposizione del Comandante Supremo dovrebbero• essere considerate, in pratica, come inesistenti. · Da questi principi deriva altresì che si deve essere contrari alla disseminazione nucleare anche in seno all'Alleanza. Nelle condizioni attuali della NATO, essa, infatti, non garantisce una maggiore possibilità di difesa, a meno che le nuove forze non siano assegnate senza riserva, ai fini del loro impiego effettivo, al Comandante Supremo. Inoltre, almeno in certe circostanze, le caratteristiche del deterrente nucleare di una terza potenza (ad esempio: della Francia) possono essere tali da rendere impossibile il suo inquadramento in una strategia flessibile e possono anzi costituire un elemento di deciso disturbo: l'arma deterrente potrebbe avere, infatti, caratteristiche tecniche che ne richiedano l'impiego immediato, in tutta la sua portata. La costituzione di tali deterrenti rappresenta pertanto un serio pericolo per le possibilità di attuazione dell'attuale strategia americana; ed è logico che da parte del Governo di Washington si debba cercare di fare tutto il possibile perché tali deterrenti vengano inquadrati in un complesso di ·forze costituite in maniera conforme alle attuali vedute degli Stati Uniti. In altre parole, la « nuova strategia » non può essere attuata con un qualsiasi tipo di forza nucleare. Essa presuppone l'esistenza di una de-Luxe-force, costituita da un complesso organico di armamenti estre93 Bibli.otecaginobianco

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