« Nuova strategia» e distensione lievo, distinguendone i riflessi interni e quelli internazionali; e dividendo, infine, questi ultimi in riflessi nei confronti del blocco sovietico e in riflessi nei confronti degli alleati. 9) La « nuova strategia » produce innanzi tutto conseguenze all'interno degli Stati Uniti, sia, come è ovvio, dal punto di vista mliitare (e ciò, molto probabilmente, può aver portato alla cancellazione di alcuni programmi militari specialmente spaziali), sia dal punto di vista della politica interna. Ed in quanto è, grosso modo, una critica violenta della politica dullesiana, che viene presentata co·me strumento rozzo, inadeguato e, sopratutto, pericoloso (dimenticando o, almeno, no11 mettendo affatto in rilievo la differenza esistente nella situazione strategica degli Stati Uniti all'epoca di Dulles e nell'attuale), essa è diventata un motivo di differenziazione politica dei democratici nei confronti dei repubblicani. Oggi, quindi, l'opposizio 1 ne dei repubblicani alla « nuova strategia » appare decisa e totale: il che non toglie che non si possa affatto escludere che, ad un determinato momento, la posizione dei repubblicani, ove essi dovessero andare al potere> ed ove ci si trovasse di fronte a svolte essenziali, possa diventare molto meno· decisa e molto più sfumata, proprio in conseguenza dell'accettazione, in alcuni settori del partito, di quelle teorie del controllo e della risposta flessibile, che hanno avuto origine su di un piano tecnico, e che sono·, in fondo, alla base della « nuova strategia ». 10) Come accennavo, le maggiori conseguenze della nuova strategia americana sembrano, tuttavia, doversi attendere nel campo della politica estera, sia nei confronti del blocco sovietico che in quello degli stessi alleati. Dal punto di vista dei rapporti col blocco sovietico, la necessità di controllo delle armi, insita nella cosidetta risposta flessibile, pone come prima esigenza il mantenimento sino, alla fine di una analoga possibilità da parte dell'avversario. Si deve evitare, inoltre, con ogni cura di mettere il blocco sovietico in una tale posizione da indurlo, per errore o per disperazione, ad una « risposta spasmodica ». Come prima conseguenza di tale modo di pensare, una prossima eventuale guerra non potrà in ogni caso essere combattuta in base alla fòrmula della resa incondizionata. Tale formula, infatti, tenderebbe a rendere più violente le risposte dell'avversario, aumentando i rischi e la rapidità di una eventuale spiralizzazione. Quindi, fin dal tempo di pace si deve dare l'impressione che gli Stati Uniti sono pronti a trattare in qualsiasi momento con l'Unione Sovietica e si deve cercare di far sì che, anche per quanto riguarda le dottrine strategiche, ed in parti91 Bibliotecaginobianco
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