Nord e Sud - anno X - n. 47 - novembre 1963

Roberto Guidi 7) La formula della « risposta flessibile:» produce, altresì, alcune conseguenze fondamentali sul tipo di deterrente che deve essere predisposto. Anzi, inversamente, solo disponendo di un certo tipo di deterrente si può seguire una strategia di risposta flessibile. Vi sono infatti due tipi ben distinti di deterrente: a) quello che tende a far incombere sull'avversario la minaccia di danni ingenti ed insopportabili; b) quello che tende a dimostrare all'avversario che esso non ha in alcun modo la capacità di \1incere, anche se intendesse sopportare il massimo dei sacrifici. Il primo di tali deterrenti è quello che i francesi chiamano « deterrente proporzionato» e che gli inglesi hanno chiamato il minimum deterrent. Perché esso sia efficace, bisogna tuttavia che lo Stato, che lo possiede dia la chiara impressione di essere disposto a imporre, in ogni caso, all'a,,versario, le distruzioni minacciate: il che comporta, in sostanza, che sia previsto un impiego sostanzialmente massiccio e probabilmente rapido di tale deterrente. Il seco,ndo deterrente è quello che gli -americani definiscono col termine di overkill capacity. Ora è evidente che la possibilità di una risposta flessibile è, per così dire, proporzionale al possesso di una overkill capacity; ·e che una strategia di rispo 1sta flessibile, invece, finirebbe col rendere poco, credibile un ·deterrente proporzionato. Il possesso di una overkill capacity è, quindi, condizione necessaria e sufficiente per la esecuzione di una strategia di risposta flessibile; la quale, secondo il punto di vista americano, è ormai l'unica strategia possibile in un conflitto fra i due blocchi. Inoltre, sempre dal punto di vista americano, l'esistenza di un deterrente proporzionato indipendente, oltre che non trovare posto in una strategia di risposta flessibile, rischierebbe di disturbarne grandemente, o di renderne impossibile, l'esecuzione. 8) La « nuova strategia» americana è l'applicazio,ne pratica, alla situazione internazio·nale attuale, delle teorie del controllo e della fiexible respo11se. Ma, nello stesso tempo ( è opportuno metterlo in chiaro subito) ne è una applicazione a carattere mo,lto più vasto, che, appunto per la sua consequenzialità, porta da considerazioni tecniche a conseguenze politiche, di carattere assai importante. Come tale, essa prende luogo, nella serie delle formule politiche americane, particolarmente per quanto riguarda i rapporti Est-Ovest, dopo il containment e dopo la liberation ed appare come una qualificazione, dal punto di vista internazionale della new frontier. Le implications politiche della «nuova strategia» sono numerose: ed occorrerà metterle senz'altro in ri90 Bibliotecaginobianco

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