Nord e Sud - anno X - n. 47 - novembre 1963

« Nuova strategia » e distensione « accordi taciti », sia in tempo di pace che in tempo di guerra. Essa comprende, infine, le cosidette misure di autoco,ntrollo, destinate a limitare i rischi ed a contenere una eventuale azione bellica. È facile vedere che una qualsiasi strategia derivante da tali co11cetti deve mettere, almeno in principio, da parte ogni concetto di azione anti-città, e prevedere essenzialmente una azione anti-armi. Analogamente, essa no.n deve te11dere a prevedere l'impiego complessivo delle armi a disposizione, attraverso un'unica salva, ma immaginare una serie di scambi progressivi di salve, di potenza crescente, ma accuratamente controllate; il che comporta di volta in volta una complicata decisione sull'entità e sulla qualità della risposta ed una modificazione degli obiettivi che, invece, in una strategia di tipo dullesiano, erano fissi e predeterminanti. Da ciò deriva la necessità di tener perfettamente in mano·, fin nei più piccoli particolari, tutti gli strumenti di guerra e di poter decidere, fin dal tempo di pace, tutte le azioni che possono portare alla guerra. Si può dire, quindi, cl1e, in seguito all'adesione alla teoria del controllo, da parte americana si è finito di assumere, dinnanzi alle modificazioni progressive dell'equilibrio nucleare tra Mosca e Washington, un atteggiamento che è esattamente il contrario di quello previsto dal generale Gallois. E ciò è avvenuto non tanto per i particolari interessi che l'America può avere in Europa, quanto perché l'ipotesi o, per attenersi al linguaggio americano, lo « scenario » previsto· da Gallois è troppo semplice. In effetti, nella nuova concezione tecnica di una guerra, non è possibile immaginare che vi siano zone non controllate, sopratutto quando in queste zone vi siano paesi capaci, attraverso la loro azione politica o militare, di influire sull'eventuale sviluppo di operazioni belliche e nei confronti della loro eventuale spiralizzazione. Questo atteggiamento americano si spiega, d'altronde, anche per ragioni teoriche; e cioè per il fatto che, nelle sue concezioni strategiche, il generale Gallois parte dal concetto che, nell'era nucleare, la difesa si trova in condizioni più favorevoli dell'attacco, mentre la strategia americana del controllo parte dal concetto, perfettamente opposto, che occorre prevenire l'attacco avversario (concetto che è alla base dell'idea della cosidetta « prevenzione » ). 5) Un altro argomento, che ha recentemente modificato le concezioni statunitensi e che può essere considerato fondamentale per la elaborazione della cosidetta « nuova strategia », deriva della nuova valutazione, che è venuta a prevalere, del cosiddetto processo di spiralizzazione (escalation). A questo proposito, mentre si riteneva, in passato 87 Bibl.iotecaginobianco

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