« Nuova strategia » e distensione 2) È, questo, un aspetto, spesso ignorato in Europa, degli ultimi sviluppi del pensiero americano. Eppure, come mi riservo di dimostrare, esso non solo è sufficiente a spiegare certi mutamenti che si sono verificati recentemente nella politica americana, particolarmente per quanto riguarda i rapporti fra Est ed Ovest, ma appare, a tal riguardo, nettamente determinante. Naturalmente pur sottolineando l'importanza, in questo momento prevalente, di tale fattore, si deve rilevare subito che altri fattori sono in azione e che a fianco degli aspetti militari non si può no,n tenere conto di altri aspetti, morali e psicologici. La teoria della risposta flessibile, che è alla base della nuova strategia politica america.na, è, come si vedrà, semplice e logica. Riconoscendole queste qualità, no11 si deve fare a meno di tenere presente, però, che essa appare legata a fattori obbiettivi di carattere transeunte e che, al tempo stesso, essa potrà portare a notevoli inconvenienti che inducono a considerarla con attenzione e, talvolta, con preoccupazione. Essa spiega comunque gli avvenimenti di oggi meglio di qualsiasi altro elemento finora messo in rilievo; e non è pertanto inutile che da parte italiana le si presti un'attenzione maggiore di quanto forse non è avvenuto finora. 3) Le nuove concezioni della strategia americana sono, una evidente conseguenza della evoluzione dei rapporti di potenza nucleare fra- gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica. È ovvio che la strategia americana fosse diversa quando Washington aveva il monopolio delle armi nucleari, o quando, ·nella fase successiva, gli americani potevano battere il territorio e le armi sovietiche, mentre i sovietici potevano battere solo le basi periferiche americane, senza poter sostanzialmente minacciare il territorio degli Stati Uniti, o infine in una terza fase, che è poi l'attuale, in cui i territori delle sue massime potenze nucleari sono esposti, se pur in diversa misura, alla minaccia nucleare dell'av- • versar10. Si tratta di una evoluzione inevitabile, che è stata messa in particolare rilievo in Europa dal generale Gallo1 is. Quello che occorre nota~e è, tuttavia, che, mentre il generale Gallois ha previsto che questa evoluzione debba poJrtare ad un disimpegno dell'America ·dai teatri periferici ed in particolare dal teatro europeo, in concreto le sue pre,risioni, a questo riguardo, non si sono affatto verificate, almeno sinora - il che è una conseguenza del fatto che le reazioni americane alla nuova situazione sono state influenzate in misura essenziale dagli sviluppi della cosidetta teoria del controllo. Si deve notare, altresì, 85 Bibliotecaginobianco
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