Nord e Sud - anno X - n. 47 - novembre 1963

La finanza delle Regioni a statuto ordinario locali cresceranno più che proporzionalmente col crescere dei redditi delle collettività che essi amministrano, sicché l'effetto tendenzialmente redistributivo in senso territoriale dell'impo,sta progressiva sarà attenuato dal meccanismo della partecipazione. Solo nel caso di imposte regressive, le entrate delle collettività meno ricche saranno, in termini · relativi, superiori a quelle delle collettività più ricche. Escludendo tale ultimo caso, è del tutto probabile che il meccanismo di partecipazione in questione faccia sì che, ad esempio, le entrate della Regione lombarda siano più che proporzionali a quelle della R.egione campana. Ne deriverà che il livello dei servizi pubblici sarà tendenzialmente tanto più alto in ciascuna regione quanto più alto è il suo reddito. Se si tiene presente il ruolo che il grado di efficienza dei servizi pubblici può avere nell'accelerare lo sviluppo, o nel ritardarlo, è chiaro éhe, attraverso il sistema delle partecipazioni, può venire in essere uno di quei « circoli viziosi del sottosviluppo » di cui tanto si è parlato in questi ultimi tempi: gli Enti locali più ricchi, che dispongono di maggiori entrate, produrranno servizi pubblici più efficienti, il cl1e èontribuirà ad innalzare il loro livello produttivo, rendendoli ancora più ricchi; quelli più poveri, disponendo di minore entrate, produrranno servizi pubblici inferiori, in qualità e qt1antità, allo standard medio nazionale 26 , il che li renderà ancora più poveri 27 • Questo fenomeno è naturalmente tanto più accentuato quanto più accuratamente il gettito delle imposte, cui la partecipazione è riferita, varia in modo progressivo rispetto al variare del reddito delle collettività locali in questione: può farsi il caso di imposte progressive, ma può farsi anche quello di imposte sulla cifra di affari plurifase cumulative - la nostra· I.G.E. per esempio - come risulta dalla seguente tabella: 26 Indicative- a tal proposito ci sembrano le cifre della Relazione sulla situazione economica del Paese del 1961, relative agli investimenti delle Aziende municipalizzate produttrici di pubblici servizi nel Nord e nel Sud d'Italia. Da tali cifre risulta che,· nel 1961, mentre gli investimenti di tali imprese in tutta Italia ammontavano a 43,9 miliardi, nel Sud essi non raggiungevano che 4,4 miliardi. 21 Queste considerazioni rafforzano quanto CosctANI C., (Il problema della finanza locale, « Studi Economici», 5-6 1950, pp. 595-603) riporta a critica dell'applicazione di imposte progressive nella finanza locale. Le osservazioni del Cosciani sono tanto più significative in quanto sono avanzate da uno studioso che, anche recentemente, si è schierato fra i sostenitori dell'applicazione, a livello centrale, di imposte progressive. 37 Bibliotecaginqbianco

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