Nord e Sud - anno X - n. 47 - novembre 1963

I i t Federico Pica che avessero a decidere 25 • È, -questo, anzi, il limite fondamentale del progetto in questio-ne, che cioè l'auto·nomia finanziaria degli Enti attraverso esso viene compressa, almeno in materia di entrate, entro ristrettissimi limiti. ) Due elementi, tuttavia, rendono il sistema proposto dal progetto di legge a nostro avviso preferibile a quello pro·posto dalla Commissione Tupini: intanto, una parte assolutamente prevalente delle entrate delle Regioni non sarebbe co-mmisurata ad una certa quota, pur ampiamente differenziata da Ente ad Ente, del gettito di alcune imposte prelevate sul territorio delle Regioni stesse, ma deriverebbe da una ripartizione del gettito nazionale delle imposte in questione effettuata sulla base del criterio del fabbisogno di ciascuna Regione. Per il momento, il criterio proposto è quello della percentuale della spesa globale per i servizi da assegnare alle Regioni che attualmente viene sostenuta dallo Stato nel territorio di ciascuna Regione. Sarebbe così ripartita l'intera partecipazione assegnata agli Enti, .nel suo attuale ammontare, ed inoltre il 30 per cento dell'incremento naturale della partecipazione stessa .. Riteniamo che tale criterio di ripartizione sia più idoneo ad assicurare ad ogni Regio,ne una ragionevole copertura , del suo fabbisogno• di quanto non lo sia il criterio di asseghare all'Ente una quota parte del gettito di imposte prelevate nel suo territo,rio. Nel primo caso·, infatti, la percentuale del contributo glo·bale concessa. a ogni Regione è calcolata in modo che corrispo-nda alla percentuale sostenuta dalla Regione della spesa presumibile che le Regioni nel loro complesso sosterrano per far fronte agli oneri ad esse istituzionalmente affidati. Perciò, anche se il gettito delle imposte varierà, nello stesso modo e nello stesso senso varieranno le partecipazioni di tutte le Regioni sicché per ciascuna Regione la detta identità tra la quota del contributo globale di cui gode e la quota della spesa globale che sostiene, continuerà a sussistere. Nel sistema proposto, dalla Commissione Tupini, invece, la quota della partecipazione è stabilita, come si è detto, non rispetto al gettito 2s È in realtà previsto nell'art. 14 del progetto di Legge il ricorso, da parte delle Regioni, all'indebitamento, « per provvedere ad investimenti in opere di carattere permanente » ed a condizione che l'importo complessivo delle annualità di ammortamento non superi, in ciascun anno, il 5% del gettito complessivo delle quote dei tributi ad esse spettanti. Non sembra tuttavia che in questo modo il problema dell'autonomia finanziaria delle Regioni possa dirsi effettivamente risolto, sia perché, come l'esperienza americana ha dimostrato (si veda la nota 9), il debito rappresenta per gli Enti locali un'arma a doppio taglio, sia perché, in concreto, i margini concessi tenderanno ad essere rapidamente assorbiti· riconducendo alla rigidità originaria i bilanci delle Regioni. 34 Bibliotecaginobianco

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