Le due società essi annettono tanta importanza alla lotta contro lo scisma jugoslavo, non è perché abbiano una particolare considerazione della forza di espansione e di influenza del corp.unismo adriatico, bensì perché vedono in esso il paradigma dell'involuzione comunista, 1a prova del risultato I a cui conduce la cedevolezza dinanzi ai miti borghesi dell'individualismo e dell'o,pulenza. Gli sviluppi più recenti del pensiero comunista nei paesi europei danno, del resto, ragione ad essi. Si è potuto di recente leggere nei maggiori giornali europei il resoconto di quanto ad esempio viene sostenuto in un'opera dell'economista polacco Stefano Kurowski. Il comunismo - sostiene Kuro,wski - ha ben poco· a che vedere con lo sviluppo economico, fondato dappertutto sull' « unità tecnica del mondo»; « non diversamente da quello socialista, anche il sistema capitalistico tende verso il progresso tecnico »; co11frontando lo sviluppo dell'industria siderurgica~ negli U.S.A., negli U.R.S.S. e in Giappone, si ritrovano curve analoghe; i tassi di sviluppo sono· tanto più elevati quanto più basso è il livello della produzione pro capite; e, finalmente, « la tendenza sovietica allo sviluppo è una semplice continuazione della tendenza prerivoluzionaria ». Di conseguenza, la superiorità del comunismo sul capitalismo può concepirsi solo dal punto di vista politico e sociale, non dal punto di vista dell'economia. Un discorso di questo genere - che certo non viene ancora accettato, ma può già essére fatto in un paese comunista d'Europ,a - deve apparire agli occhi dei comunisti cinesi come il segno evidente di una completa inversione ideologica e politica. Essi non potrebbero mai conce- -dere che economia capitalistica ed economia socialista possano, produrre ad un dipresso i medesimi effetti per tutto ciò .che concerne la tecnica e lo sviluppo. Una volta concesso ciò, il passo ulteriore (anche un regime politico e sociale ispirato ad un riformismo democratico può avere gli stessi effetti rinnovatori di un regime comunista) diventa questione di tempo o di coerenza o di possibilità. E così il contrasto russocinese, pur tanto fomentato e aggravato da divergenze d1 tattica politica, da conflitti territoriali e di potenza, da diversità di interessi economici e da opposizioni di carattere nazionale e razziale, non smarrisce, e non può - allo stato dei fatti - smarrire, la sua ben precisa ed evidente radice ideologica e culturale, o, come sarebbe meglio dire, etico-politica_ III A suo modo, e nelle forme ad esso consentite dalle sue condizioni storiche e politiche, il mondo comunista ha, dunque, affrontato a fondo il problema delle scelte che alla società industriale s1 prospettano nel 15 Bibliotecaginobianco
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