Le due società assunta dalla dottrina nei primi decenni di questo secolo e, soprattutto, le prime fasi della realizzazione di essa mostravano, anche la tendenza verso un governo della società futura riservato ai « filosofi », che la milizia rivoluzionaria e l'ascesi ideolo·gica venivano selezionando . .Così la soluzione finale si pro 1 spettava come più vicina all'utopia platonica che a quella marxiana, lo storicismo radicale si concludeva con un rifiuto della storia e la dialettica della lotta di classe con una lo·gica della assoluta identità del bene con se stesso. L'adesione dei cinesi a questa linea ideologica appare piena e dà ragione a coloro i quali opinarono assai per tempo che una dottrina come qt1ella leninista avrebbe trovato un terreno assai più congeniale ad essa in culture e in civiltà in cui le tradizio,ni di libertà po1 litica e di individualismo, fossero minori. Ma si può ormai dire la stessa cosa per la Russia? Qui già la piattafom1a ideologica di partenza é:ra assai meno omogenea di quanto sembra in Cina e le lotte di potere e di dottrina che si ebbero in Russia fino alla definitiva affermazione della dittatura staliniana furono inco,mparabilmente più intense e sentite di quelle poche di cui si ha notizia dalla Cina da quando il partito comunista vi ha preso il potere. La stessa dittatura staliniana ha operato, per molti versi, come un potente fattore di snaturamento della matrice ideologica originaria e l1a impresso al comunismo realizzato i11 Russia una fisionomia più vicina agli aspetti tradizionali di alcune società europee di quanto• forse il dittatore stesso desiderasse. 111.oltre, l'esperienza ha dimostrato che questo comunismo così realizzato accentt1a e promuove la diversifica- - zione sociale assai più di quanto agli i1uzi si credesse possibile: secondo tutto quel che ne appare la società russa di oggi è, in atto o in potenza, più articolata e con minori radicali opposizioni di blocchi 01nogenei che alla vigilia della rivoluzio,ne. Nonostante tutte le pressio·ni alle quali so1 no state sottoposte, le classi rurali sembrano aver superato il contraccolpo dell'egemo11ia comunista, dimostrandosi alla lunga come un fattore di cui il potere politico ed economico deve fare un conto assai maggio 1 re di quanto sembrava lecito pensare dopo la grande crociata staliniana per la collettivizzazione; e la loro resistenza non appare dovuta a particolari errori di impostazione della politica che mirava a piegarle, come è accaduto in Cina per le « comuni », bensì ad una prova reale e spontanea di vitalità e di forza rispetto al potere dello Stato, sicché il loro ruolo nel processo ~i adattamento e di tra~formazione del comunismo russo sarà per lo storico di domani un problema di primaria importanza. A loro volta, i fattori economici, la logica dei costi e dei profitti, hanno trovato anch'essi, alla lunga, nel modo eome il comunismo è stato realizzato in. Russia, una possibilità di affermarsi 13 Bibliotecaginobianco
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