Lettere al Direttore desiderio di difendere la persona interessata, che peraltro mi auguro di tutto cuore possa scagionarsi ampiamente dalle accuse rivoltegli. Gradite i miei più distinti saluti. ALBERTO CHIMIENTI P. S. Non faccio parte di partiti « di destra» né di partiti estremisti di sinistra, come può lasciarVelo far arguire il fatto che sono, ripeto, un abbonato ed attento lettore della Vostra bella Rivista. Ringraziamo anzitutto l'ing. Chimienti per le espressioni di simpatia con cui accompagna le sue considerazioni; e naturalmente siamo lieti di pubblicare questa lettera e di accogliere la sollecitazione che da essa ci viene per alcune precisazioni intorno al nostro punto di vista sul « caso Ippolito». È vero che nella nota della redazione cui si riferisce l'ing. Chirnienti abbiamo addebitato all'on. Saragat una certa precipitazione circa i modi e i tempi da lui prescelti per denunciare la politica nucleare italiana ed i criteri di gestione del CNEN. Ci era sembrato, infatti, che quei modi e quei tempi fossero tali da consentire agli avversari del centro-sinistra di se~are discordie fra i partiti ed i gruppi che sono fautori della nuova politica e della nuova maggioranza. Ma da questo rilievo, non volevamo affatto dedurre che Saragat dovesse tacere perché Ippolito risultava legato, -per i suoi precedenti politici (pii1 o meno simili ai nostri), a partiti e gruppi di centro sinistra. Dicevamo, e volevamo dire, semplicemente quE:- sto: che se la denuncia partita da Saragat nei giorni di ferragosto fosse stata preceduta o accompagnata da tempestivi scambi di idee con DC, PRI e PSI, si sarebbe dimostrato che i partiti di centro-sinistra erano e sono capaci di stabilire una comune intesa, di marciare insieme e colpire insieme, anche e soprattutto nelle questioni relative alla pubblica moralità; e si sarebbe così evitato di dare l'impressione che i socialdemocratici volessero prendere di contropiede i repubblicani ed i socialisti, impressione che tendenziosamente la stamp•a di destra ha avuto tutto l'interesse di accreditare. Una questione di tempi e di modi, dunque, fermo rimanendo che anche p·er noi ovviamente non si può in nessun modo rimproverare all'on. Saragat di él:Vere agito nella convinzione che « additare all'opinione pubblica ed alla autorità tutoria o.gni scorrettezza o malefatta, indipendentemente dal· colore politico delle persone o degli enti oggetti del rilievo», è un mezzo efficace ai fini della auspicata moralizzazione. . Quanto al secondo punto indicato dall'ing. Chimienti, non pretendevamo certo che di Ippolito « si escludessero a priori» le colpe· intorno alle quali era stata chiamata ad indagare una commissione di inchiesta, nominata dal 127 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==