Nord e Sud - anno X - n. 47 - novembre 1963

La classe ideologica « sintesi politica laica conservatrice »: con Spaventa ha fine il tentativo della Destra di costituirsi in « vero e proprio partito storico... scuola politica, in cui si congiungano senza ripugnanza alla ragione, la tradizione e l'idealità » 22 • Ma il giudizio di Amendola, che è pure straordinariamente limpido nell'apprezzare il valore democratico dell'ingresso nella vita dello Stato di socialisti e cattolici, oscillava, e pour cause, intorno alla figura di Crispi: « certo l'uomo non riuscì ... ma coloro che riescono possono essere o pazzi o impotenti o precursori. Se Crispi fosse stato un precursore? Se avesse visto giusto, nel termine, ed avesse soltanto sbagliato nel giudicare i mezzi? ... S'egli vide la via giusta e solo non poté percorrerla perché gli italiani non lo seguirono, saremmo noi sempre in tempo a riprenderla, qualora potessimo preparare le forze occorrenti » 23 • Così Amendola nell'l 1; in quello stesso anno, fu soprattutto lui a far prevalere all'interno della Voce un atteggiamento di favore alla guerra, dando di essa una interpretazione e una giustificazione sul piano· storico e psicologico che rimane nella storia del nazionalismo esemplare. La guerra libica, commentata su la Voce con un entusiasmo se·mpre meno controllato, portò la rivista di Prezzolini su posizioni molto vicine a quelle dei nazionalisti, anche se vi fu lo sforzo· di distinguersene. Infatti, alla retorica esaltazione della guerra libica la Voce aveva a~ternato anche la fiducia che l'impresa, co·ndotta in porto da Giolittj, significasse lo svuotamento del nazionalismo; il che sembrò avverarsi nel '12 ( « intanto, nell'ozio, comincia la sfaldatura, il disgregamento - di quel pasto·ne mal rimenato ch'era l'associazione nazionalista... Di tutto il nazionalismo non rimarrà allora che un po' di letterati e molti giornalisti i quali non avranno né la preparazio,ne né la capacità di mantenere in vita t1n grosso partito») 24 • Costante tu pure la battaglia vociana contro il protezionismo, condotta spesso in accordo co·n l'Unità. Vi fu infatti su la Voce un'opposizione decisa anche contro i falsi lib~risti ( « essi conoscono a menadito i danni che pro1 ducono le tiranniche cooperative e sono profondamente turbati dalla triste situazione in cui versa, ahimé, la nostra miserabile marina mercantile, sussidiata con poche decine di milioni di lire. Se però do.mandate loro l'opinione sul regime degli zuccheri o su quello delle industrie siderurgiche, pss! pss!, silenzio ...! ») 25 • La rivist~ di Prezzolini diede un. aperto 22 La politica della Destra, La Voce, 1909, I, 51, in La cultura italiana ... op. cit., p. 172. ·, -1)~ 23 Francesco Crispi, La Voce, 1911, III, 4, in op. cit., p. 289. Un giudizio più prudente su « Crispi, ministro» darà l'Amendola, La Voce, 1912, IV, n. 9. 24 La fine del nazionalismo, La Voce, 1912, IV, n. 19. 25 Il congresso nazionalista, La Voce, 1913, V, n. 1. 121 Bibliotecaginobianco

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