Giuseppe Galasso cambiamento, allo• stesso modo che il prevalere delle industrie metallurgiche e meccaniche sulle vecchie industrie tes·sili aveva segnato una svolta decisiva nella prima « rivoluzione industriale ». L'affermazione dell'industria chimica in tutte le sue articolazioni e specializzazioni contradistingue, infatti, proprio il dominio dell'uomo sulla natura in una misura e in un modo che significano la sco.mpa;rsa dell'indigenza. L'uomo della società odierna, nella parte del globo più sviluppata, può ancora sentirsi povero. Ma la povertà dell'uo·mo scandinavo è ben diversa da quella di chi vive nei deserti arabi, o nelle campagne indiane e cinesi, o nelle città dell'Africa nera. Sche·matizzando assai drasticamente, come è necessario. fare in questi casi, la povertà del primo è un fatto senza grande rilievo politico e so•ciale; la p·overtà dei secondi è un formidabile potenziale di sconvolgimenti politici e sociali. Presso il primo la lotta di classe è potenzialn1ente esaurita come motivai psicologico profondo del comportamento collettivo allo stesso modo che i contrasti di religione sono decaduti dalla stessa ft1nzione con l'avvento della reciproca tolleranza e di un regime di libertà civili; p·resso i secondi la lotta di classe, anche nelle sue proiezioni internazionali, è forse ancora lontana dall'aver raggiunto il punto culminante della sua. parabola. L'avvenire della società opulenta è problematico, ~ertamente, ma il piano delle reazioni che ne possb•no scaturire è del tutto diverso da quello tradizionale. Quando, invece, noi parliamo di società industriale, parliamo certamente di qualche cosa di pii1 generale e di più antico• della società opulenta. Nel quadro di una definiizone elementare della società industriale, Raymond Aron (Dix-huit leçons sur la societé industrielle, Paris 1962, pp. 97 segg.) ne indica cinque caratteristiche costitutive: la separazione tra luogo· di lavoro e cerchia famili~re; un modo originale - tecnico· e non setto 1 riale - di divisione del lavoro; la forte accumulazione di capitale; µn calcolo, eco1 nomico• rigoroso; la concentrazione di grandi masse op,eraie sul luogo di lavoro. Anche nel quadro di una definizione elementare crediamo, tuttavia, necessario aggiungere almeno altre due caratteristiche: la schiacciante prevalenza della forza energetica e trasformatrice delle macchine sullo sforzo muscolare dell'uomo e la p·ossibilità (che è insieme necessità)' di produrre in quantità grandissime e crescenti. Questa definizione elementare - la società industriale come contraddistinta dalla presenza determinante di grandi imprese industriali moderne - e quest'insieme di caratteristiche bastano già a far avvertire la diversità di angolazione che sussiste tra la nozione .,.. di società industriale e quella di società op·ulenta. La prima è relativa soprattutto- all'uomo come produttore, la seconda soprattutto all'uomo 8 Bibliotecaginobianco
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