~Mario Chiari ' I ha importanza sul pia110 urbanistico, mentre. dipende esclusivamente da scelte politiche. Nelle diverse ipotesi rimané infatti ugualmente salvaguardata quella che appariva come una fondamentale esigenza: far si che le scelte urbanistiche siano completamente libere. _ Il discorso deve qui necessariamente chiudersi, lasciando aperto il problema, non per eluderlo, ma proprio perché la· scelta fra il trasferimento in proprietà dei terreni espropriati e la cessio11e di un diritto di superficie, di più o 1neno lunga durata, su di essi investe problemi non urbanistici, ma politici; perché è sostanzialmente un problema politico e non giuridico quello della proprietà pubblica o privata del suolo. La scelta, quindi, dell'una o dell'altra soluzione non potrà che dipendere da valutazioni di ordine politico: basterà notare a questo proposito che, al termine della passata legislatura, alcuni deputati del P.C.I. hanno presentato alla Camera una proposta di legge che riprendeva in gran parte lo scl1en1a proposto dalla Comrpissione Sullo, anche per quel che concerne la proposta concessione di un diritto di superficie sui terreni espropriati, mentre la D.C. ha inteso ripetutamente, alla vigilia delle ultime elezioni politicl1e, sottolineare il carattere di semplice progetto dello sche1na elaborato dalla Commissiòne co·nfermando il proprio orientamento favorevole in linea di principio al mantenimento del regime della proprietà privata del suolo. Dal canto suo, il Ministro dei LL.PP., on.le Sullo, ha ripetutamente confermato la non essenzialità di quella parte dello schema elaborato dalla Commissione da lui presieduta in cui si propone la cessione da parte del Comune del soio diritto di superficie. Resta ancora a dire, per co1npletezza di esposizione, che, conforme- ' mente al precetto· costituzionale, l'art. 24 dello schema prevede la corresponsione di un indennizzo· ai proprietari espropriati, fissando nel contempo diversi criteri· per la determinazione di esso a seconda che oggetto dell'espropriazione siano terreni non aventi destinazione urbana o di aree inedificate già co1nprese in zone non urbanizzate o di aree già aventi destinazione urba11a e coperte da costruzioni. In ogni caso è riaffermato il principio cl1e l'inden11ità è fissata prescindendo da qualsiasi incremento di valore che si sia verificato o pos.sa verificarsi direttamente od indirettamente per effetto della progettazione, dell'adozione, e dell'attuazione del piano regolatore. Anche questo sistema potrà in ogni caso essere oggetto di discussione ed eventualmente m.eglio strutturato. L'indennità di espropriazione, secondo l'art. 24 dello schema, dovrà essere pagata o, in caso di mancato· accordo fra le parti sul suo ammontare, depositata dal86 Bibliotecaginobianco
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