Nord e Sud - anno X - n. 46 - ottobre 1963

.... .,.. L'Europa e l'organizzazione dell'Océidente dichiarato pronto, per di più, a dare i11izio a questa associazione e a negoziare, innanzitutto, nuovi rapporti commerciali attraverso l'Atlantico, tramite l'importante strumento del '(rade Expansion Act. Kennedy si è anche mostrato disposto a rivedere le fonda1nenta stesse dell'Alleanza atlantica per trasformarla da un accordo centrato sul monopolio atomico anglo-americano, in una associazione in cui le responsabilità. politiche e militari e, quindi, ancl1e le responsabilità finanziarie, siano egt1almente ripartite tra gli Stati Uniti e l'Europa 11nita. Ma se gli europeisti si sono sempre schierati contro una concezione europea terzaf orzista e contro una costruzione slegata dell'Europa, essi hanno respinto ugualmente una concezione atlantista statica. Il che poi è naturale. Volere l'Europa unita politicamente, militarmente ed economicamente in stretta associazione co11 gli Stati Uniti significa, infatti, volere anche un'organizzazione organica ed equilibrata dell'Alleanza atlantica. Per uscire dall'impasse: il rilancio politico. - Il veto francese all'ingresso della Gran Bretagna nel Mercato comune e più recentemente il dialogo russo americano iniziato con i due accordi significativi per l'istituzione di una linea diretta tra Washington e Mosca e ancor più per il bando degli esperi1nenti nucleari, hanno provocato nuove discussioni su tutti questi problemi dell'organizzazione dell'Occidente ed hanno forse, accelerato una loro soluzione. Noi riteniamo, infatti, che, nonostante tutto, il grave atto unilaterale francese è indice di una crisi di ~viluppo dell'Occidente e non di una crisi di decadenza. Se i Paesi europei fossero deboli, non potrebbero permettersi il lusso di certe polemiche. Del resto, precedenti storici non mancano: dalla crisi del Consiglio di Europa e dell'OECE nel 1949, allorché tutto sembrava perduto, si ebbe l'impresa rivoluzionaria della C.E.C.A.. Dall'ancora più grave fallimento· della C.E.D. nel 1954 e il conseguente affossamento della Comunità politica - appena un anno• dopo - vi fu il rilancio di Messina, che sboccò nei trattati di Ro1na istituenti il Mercato comune e l'Eura- . tom. La grave rottura dei negoziati per la zona di libero scambio con la Gran Bretagna e· gli altri Paesi dell'O.E.C.E. nel novembre 19$'8, e, nonostante la frattura in Europa rischiasse di approfondirsi per il sorgere dell'E.F.T.A., si ebbe la coraggiosa domanda della Gran Bretagna ad aderire alla C.E.E. nel luglio 1961. Noi intravediamo oggi la possibilità - e dobbiamo impostare la nostra azione per~hé questa possibilità diventi realtà - di far nascere proprio dalla rottura dei negoziati eco11omici di Bn1xelles una Comunità 65 Bibli.~tecaginobianco

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