Nord e Sud - anno X - n. 46 - ottobre 1963

L'Europa e l'organizzazione dell'Occidente Poi, più tardi, l'appoggio incondizionato, anche in contrasto con la Gran Bretagna, alle iniziative della C.E.C.A., della C.E.D., del Mer ... cato con1une e dell'Euratom. Gli Stati Uniti, a ragione, ritenevano che soltanto in questo modo - costituendo in Europa un nucleo di stretta ed efficace unione - l'Europa avrebbe potuto resistere alla duplice minaccia che la guerra aveva lasciato sospesa sul continente: la vici11anza della Russia sovietica, non sazia di espansione, e la insidia dei partiti comunisti tendenti a sovvertire dall'interno i vacillanti governi europei. Soltanto, in questo modo, co·n la costituzione di un solido complesso europeo, in cui la ·Germania venisse ammessa st1 un piede di parità, poteva essere realizzabile l'organizzazione della difesa dell'Europa e dell'Atlantico, difesa appoggiata certo sugli Stati Uniti d'America in un primo tempo, ma tale da costituire più tardi, con mezzi propri, un sufficiente baluardo per la civiltà occidentale. Questa speranza, di avere nell'Europa un alle~to valido ed efficiente, quale poteva essere qua11do si fossero messe in comune volontà e risorse, si estendeva, oltre che al campo economico, a quello politico. Invece di seguire la tradizionale politica del divide et i1npera, gli Stati Uniti non hanno mai avuto il timore di incoraggiare la formazio11e di una Europa unita, ed hanno riconosciuto la validità di una politica tendente ad avere degli alleati uniti, forti e potenti, piuttosto che deboli e divisi. Questa politica è culrr1inata nel discorso del Presidente Kennedy il 4 luglio 1962, i11 cui egli l1a auspicato la creazio•ne di un'associazione di eguali tra gli Stati Uniti e l'Europa unita. E se il carattere dei rapporti tra Europa e Stati Uniti no·n è stato mai approfondito è perché la condizione di tale approfondimento - l'unità dell'Euro·pa - era ancora lontana. E non è certo un caso che il discorso del Presidente Kennedy del 4 luglio 1962, in cui egli ha auspicato la creazione di un'associazione di eguali tra gli Stati Uniti e l'Europa unita, fu pronunciato al culmine del successo· del Mercato comune e alla vigilia del vertice europeo di Roma, in cui doveva essere diran1ato il trattato per l'unio11e politica tra i Sei. Il grande disegno, enunciato da Kennedy nel 1962, in realtà, fu alla base di tutta la politica americana del dopoguerra. La visione americana dell'organizzazione dell'Occidente è stata, infatti, sempre improntata in senso evolutivo ed ha teso al superamento di una concezione .unipolare e centralizzata dell'Alleanza atlantica. Come si è visto più sopra, tale disegno, che doveva partire da una concezione tripolare, è stato recentemente accelerato. Secondo la più recente impostazione, il successo del Mercato comune è anche l'esigenza 63 Bib,iotecaginobianco

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