L'Europa e l"organizzazione •dell'Occidente attraverso Berlino, e la Germania rimane la chiave della coesistenza e il principale ostacolo alla stabilità ed alla pace. La Germania Occidentale ed Orie·ntale simboleggiano e perpetuano la maggior parte dei problemi non risolti del dopoguerra. La cortina di ferro tra queste due metà è l'unica linea lu11go la quale truppe sovietiche ed americane sono ammassate le une di fronte alle altre. Gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica po,tranno ·con la moratoria degli esperimenti nucleari, con il « telefono rosso» ed altre misure, ristabilire un clima di fiducia e ridurre, eventualmente, i loro armamenti._ Ma se vorranno organizzg.re la pace, essi dovranno affrontare il _pro.blema tedesco. Noi, d'altra parte, oggi non riusciamo a credere alla possibilità di una neutralizzazione della Germania. Al contrario riteniam·o che l'appartenenza della Germania all'Occidente sia decisiva. Ora se la Russia, attraverso il disengagement, 1 la neutralizzazione, lo sfasciamento del patto Atlantico e del moto verso l'integrazior1e europea dovesse impadronirsi della Germania, essa avrebbe molto probabilmente le chiavi del dominio dell'Europa e del mondo. In sintesi, la soluzio,ne del problema della Ger- - - - mania è una delle ragioni principali che militano a favore di u a federazione eqropea, che rafforzi, attraverso vincoli associativi con gli Stati Uniti, l'Alleanza atlantica e permetta un dialogo con l'Oriente per_ l'organizzazione della p~ce. In definitiva, il problema posto dalla Germania è che essa sia legata all'Occidente con legami economici, politici, psicologici e militari più forti di quelli che possono 1 derivare dalla semplice partecipazione all'Alleanza atlantica. È per questo che l'obiettivo fondamentale degli europeisti è stato . - - ~ quello di integrare la Germania all'Occidente in una federazione europea, in quanto· piu la _Germania si sentirà legata all'Europa e all'Occidente, mèno ess·a solleverà - i11 t.ermini dra1nmatici_ il doloroso probl@ma della sua _!iunificazio·ne. È per questo che si è sempre cercato di evitare che la Germania si sentisse isolata .e basasse così la propria politica sul risentimento; politica che l'avrebbe portata al perseguimento di miraggi pericolosi : nel peggiore dei casi il « revanscismo » e nel migliore dei casi una nuova Rapallo o una politica pendolare tra l'Est e l'Ovest. Monnet e Schuman e, più tardi, dopo Suez, Mollet e Maurice Faure avevano ben compreso questo problema. In un certo senso, anche de Gaulle non ha potuto fare .a meno che seguire questa nuova impostazione dei rapporti franco-tedeschi. Se il fine è _riconosciuto, tuttavia, i. mezzi del Generale non sono adeguati. Non è, infatti, con un trattato, né tramite consultazioni a tutti i livelli, 11é ancor meno con un rapporto eccezionale tra due capi desti11ati a scomparire che due grandi Paesi si legano in un destino comu11e. Qui la ispirazione di de Gaulle sembra 61 Bibliotecaginobianco
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