Lettere al Direttore Siamo pianificati dall'alto, senza che un solo amministratore di ente locale protesti per questa ennesima sopraffazione che comunque non sarebbe tale se vi fosse una partecipazione viva degli enti locali, delle popolazioni a quelle decisioni che vengono prese altrove, lontano, in dispregio della nostra vita e dei n.ostri veri interessL E perché può accadere tutto ciò? Perché non c'è un solo partito, uno solo, dico, che rispetti la cultura, la incoraggi e ne tragga linfa per le sue battaglie. Il male è generale, bisogna _proprio dirlo ». Carenza grave dei partiti, dunque. I rzse11sibilità a tutti i livelli della classe dirigente che ritarda la maturazione democratica e civile del Mez- • zogiorno. I o ci aggiungo i sindacati, ..se nii è consentito; che sono lenti nel ricercare nuove forme di tutela del lavoratore, che sono deboli nelle loro strutture e spésso abbarbicati a posizion,i che potevano andare bene dieci anni or sono. I loro sche1ni, specialmente nel Sud, vanno revisionati, la macchina dei quadri dentro e fuori le aziende va costantemente lubrificata, i sindacati debbono inserirsi nella problematica nuova che urbanisti, sociologi, meridionalisti vanno indicando. Occorre capire qual'è oggi il legame effettivo che esiste fra ente di riforma fondiaria e assegnatario della terra e coltivatore, qual è il legame fra la nuova fabbrica e il giovane operaio. Controllare il raccolto dell'assegnatario e pretendere il paga1nento dei ratei del credito anche se la grandine ha distrutto i frutti sulle piante? O lo busta _paga dell'operaio con le varie voci che co1npongono il salario? Mi pare che ormai bisogna andare al di là di tutto questo e pensare ad un rapporto di lavoro che si configitri in forma moderna, adeguato ai tempi nuovi, perché diversamente diverranno « notabili » il funzionario dell'Ente di Riforma e il capo del person,ale della fabbrica. Oc;_corredare vita a rapporti nuovi che facciano perno sulla fiducia non, unilaterale, 1na reciproca delle due parti, su diritti e doveri ben precisi; non vi debbono essl?:re, cioè, soltanto doveri da parte dell'operaio e violazione del dovere da parte dell'azien,da, diritto dell'azienda e violazione del diritto dell'operaio. ' È un fatto psicologico questo molto importante in una società che è in evoluzione: perché nasconderci che l'operaio o il contadino si è sempre sentito defraudato nel rapporto di lavoro? Ma questo avviene quasi per istinto, peré_hé il rapporto di lavoro risente della mancanza di un fattore essenziale: la fiditcia. Come si spiega che a Brindisi i comunisti fanno progressi e molti dei maggiori voti (dal 12 al 17,30/o) · sono stati ottenuti proprio nelle sezioni elettorali ubicate nel quartiere operaio della Montecatini? Com'è che a Taranto i comunisti passario dal 24,2% al 29,9%, guadag11ando 12.000 voti proprio fra le migliaia· di operai che stanno realizzand9 il colossale quarto centro siderurgico? E alle Fucine Meridioriali di Bari, fabbrica nuovissima, la prima Commissione Interna non è stata eletta con suffragi ottenuti dalla C.G.I.L. (voti 97) e dalla C.l.S.L. (voti 80)? Si tenga pure presente · che due giorni 53 , Biblioecaginobianco
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