... I Letiere al Direttore stero, si rivelano utilissime al momento iri cui quegli stessi lavoratori tornano al paese d'origine. Ma tutto questo ha condotto a migliorare, ad esempio, i rapporti fra potere pubblico e cittadino, ha contribuito a « tagliare quei nodi di potere », culle del « notabilato », del camorrismo più spregevole che si annida in tanti luogh,i provocando se non l'arresto certamente il rallentamento del· processo di sviluppo della società meridionale? Ha certamente ragione Gianni Giannotti quando scrive nel fascicolo di agosto di « Nord e Sud»: « Nel gran parlare che si fa di 'politica di piano', di ' svjluppo equilibrato ' e di 'programmazione ', si resta perplessi constatando come ancora, in tutto il Mezzogiorno, la scuola resta la scuola, l'irrigazione e la trasformazione fondiaria un problema a sé stante, l'industria- . lizzazione tutta un'altra cosa ancora e la partecipazione delle comunità, interessate alla soluzione di tittti questi problemi, ancora oggi il tema per dotte conferenze nell'ambito di periodici convegni ad alto ed altissimo livello, o la preoccupazione, la fatica isolata, di poche persone, studiosi, ricercatori, operatori sociali spesso guardati dagli organismi ufficiali come ' marziani ' ». Questo mi ricorda un sintomatico episodio accaduto a Bari più di dieci anni or sono e del quale Vittore Fiore fu protagonista. Erano tempi di accentuato immobilismo economico in Puglia e Fiore un bel giorno scrisse un articolo su un giornale romano proponendo a tutti gli Enti della regione la creazione di un efficiente ufficio-studi economici e sociali. Quando il lungo e documentato articolo venne pubblicato, Vittore Fiore lo portò al presidente di un Ente di Bari e mentre l'alto personaggio lo leggeva con evidente celerità, il nostro amico cercava di dirgli che in Puglia non esisteva un solo elemento, un solo dato di fatto che potesse illustrare la realtà regionale. Era necessario, aggiungeva, fare indagini sulle inditstrie, sulla struttura commerciale, sulle forze di lavoro perch,é tutto qu.anto vi era nelle Camere di Commercio risaliva al 1938. Il personaggio lo ascoltò e alla firie, quasi con malcelato fastidio, emise la sua sentenza, affer1nando testualmente: « Caro Fiore, ma c'è proprio bisogno di un ufficio per fare tutto quanto lei dice? Di che cosa ha bisogno Lei? dica a me: io mi occupo dei p1·oblemi pugliesi da trent'anni e ho tutto scritto qui » ( portò il palmo della mano destra alla fronte); « quando avrà necessitil di qualche dato, qu,ando vorrà avere qualche statistica aggiornata venga pure da nie, gliela butto giù iti pochi niinuti ». Di questi personaggi la Puglia è ancora costellata. Doti di serietà e competenza le notiamo oggi nei dirigenti clie a Bari e a Taranto si occupano delle aree di sviluppo industriale, dell'Ente Riforma e Irrigazione, della Fiera del Levante: poi palude, vuoti da fare spavento. La dimostrazione più evidente è che, nonostante i sacrifici, le fatiche estenuanti, il fervore dei dibattiti, le iniziative culturali del gruppo che ruota attorno a Fiore (a Bari), a Marcello Fabbri (a Lecce), a Leonàrdo Sacco (a Matera), a Bep_pe Patrono (a Brindisi), ancora non si è riusciti a dare vita a quel centro studi che specialmente oggi, con tutto quanto sta avvenendo 47 Bibliotecaginobianco I
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