I Sopraluogo nella Sicilia della mafia l'esodo dalla Sicilia verso le altre regioni d'Italia e verso l'estero equivale a una forte percentuale: più del 50% dell'incremento naturale >) ( « Nuovi quaderni del Meridione » cit., pag. 324). Nel 1960 sono espatriate dalla Sicilia 13.163 persone, di cui 7.070 per paesi europei, 4.630 per l'America, 371 per l'Africa, 11 per l'Asia e 1.218 per l'Oceania. Nel 1961 la cifra degli espatriati è salita a 25.769 unità, di cui 18.151 per paesi europei, 5.232 per l'America, 279 per l'Africa, 9 per l'Asia e 2.098 per l'Oceania. Quanto alle province di mafia, le cifre degli espatri del 1961 sono le seguenti: 2.030 da Trapani, 4.219 da Palermo,, 5.392 da Agrigento· e 1.951 da Caltanissetta, mentre nel 1960 erano rispettivamente 1.098, 2.144, 2.585 e 1.136. Da questi dati si ricava che il ritmo dell'emigrazione aumenta fortemente e che il flusso migratorio si dirige sempre più copioso verso i paesi europei. La proiezione di queste cifre sui singoli comuni è parimenti interessante: cito di nuovo l'esempio di Pollina, che è un paese di 3.207 abitanti, ove, all'invio dei certificati elettorali, ben 260 persone sono risultate dimoranti all'estero: se a questo numero si aggiunge quello degli emigranti minorenni, ne risulta che, in media, una persona per famiglia guadagna ormai uno stipendio dieci volte superiore a quello che sarebbe riuscito a racimolare restando a casa. Tutto questo ha accorciato enormemente le distanze tra i vari ceti e, dove prima_ esistevano pochi ricchi e 1nolti poverissimi, ora ci sono ancora pochi ricchi, ma anche parecchi agiati e _sono diminuiti i pove•• rissimi. C'è finalme·nte chi può vivere del frutto del proprio lavoro, magari affrontando l'impervia via dei confini, ma senza essere condizionato dalle pretese di questo o quel protettore. L'emigrazione ha sottratto ai « pezzi· da 90 » proprio quel materiale umano che, per povertà ed ignoranza, risultava più duttile ai loro fini e lo ha trasformato, rendendolo utile al progresso dell'isola. Soprattutto quella particolare emigrazione diretta verso i paesi europei, per il suo carattere spesso stagionale, e comunque per la relativa vicinanza delle zone di destinazione, che permette il frequente ritorno alle zone d'origine, è stata utilissima per lo scambio di idee e per l'introduzione di scherr1i psicologici altamente progrediti_ fino alle più intime cellule dell'arretrato sistema sociale isolano. Spesso poi gli emigrati sposano elementi stra~ieri e allora le famiglie che ne risultano assumono un tono nuovo, caratterizzato dal ruolo non più gregario,· ma paritario, e qualche volta addirittura dominante, esercitato dalla donna: non per nulla il delitto che va scomparendo più in fretta è il delitto d'onore. 37 Biblio~ecaginobianco
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