Nord e Sud - anno X - n. 46 - ottobre 1963

Domenico .De Masi da più validi fattori positivi quali: a) lo spezzettamento del feudo; b) l'estensione della cultura e· l'emancipazione spontanea della donna; e) l'industrializzazione; d) l'e1nigrazione. a) La mafia, nella sua for1na genuina, è fenon1e110 essenzialmente legato alla vita rurale e, per vivere, mt1tua dal feudo il vasto apparato •ai gabellotti, soprastanti e ca1npieri. Dietro ogni « pezzo da 90 » c'era u11 latifondo esteso quanto mezza provincia, su cui viveva un popolo di sopraffatti e una sufficiente schiera di sopraffattori. Don Calogero ebbe in gestione il feudo Micciché dalla pricipessa di Trabia; G~useppe Genco Russo ebbe il feudo Polizzello· dai principi Lanza; Salvatore Malta ebbe il feudo. Vicaretto; Luciano Liggio il feudo Strasatto; Vanni Sacco il feudo Parrino; Barbaccia le terre di Ficuzza nel territorio di Godrano. Le terre erano necessarie al sopravvivere della mafia ed i primi tentativi di spartizio11e dei latifondi a beneficio dei contadini furono soffocati nel sangue con l'assassinio dei sindacalisti. Ma poi so11Oandate in vigore le riforn1e agrarie, sicché lo scorporo e l'assegnazione l1a spezzato in pieno il sistema latifondistico e, con esso, gran parte della criminalità cl1e vi proliferava: l'ERAS, fino al 1961, ha scorporato 114mila ettari di terra e 11eha assegnati 92mila, con quattromila case coloniche. Sulla riforma agraria in Sicilia sono state scritte molte note di critica: si è biasimato ( « Epoca » del 23 maggio scorso) che l'ente preposto alla riforma ha sta1npato il suo .primo bilancio dodici anni dopo la sua costituzio11e; che i suoi investimenti ammontano ad un miliardo n1entre il suo costo di gestione sale a cinque miliardi; che i suoi villaggi sono disabitati e molti dei suoi affari so·no frutto di losche collusioni; ma se l'ERAS ha un merito cl1e gli si può certamente attribuire, è di aver dato, magari involontariamente, il colpo di grazia all'organizzazione mafiosa privandola delle sue vecchie fonti di ricchezza e accelerando il fatale declino di un sistema economico progressivamente min8:to dai mutati rapporti esistenti tra le varie fonti di reddito. b) Estensione della ct1ltura ed emancipazione spo·ntanea della donna hanno giocato anch'esse un ruolo importante nell'annientamento della vecchia mafia perché hanno illuminato le masse sulla vera natura delle attività che fanno capo alle associazioni criminali, sia fornendo ai giovani nozioni più precise sui rapporti fra lo Stato italiano ·e la Sicilia, sia smantellando il mito del maschio e della forza. In Sicilia, nel 1961, sono stati· calcolati 11,90 analfabeti per ogni 1000 abitanti, contro i 9,10 che rappresentano la media italiana;~ però i laureati costituiscono lo 0,54 per mille, contro la media italiana cl1e è dello 0,39. Ciò significa che c'è ancora forte ·dislivello fra l'élite ct1lturale e gli 34 Bibliotecaginobianco

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