Nord e Sud - anno X - n. 46 - ottobre 1963

Ruggero Moscati vante riuscisse in poco più di un trenten~io -- assai intenso - di attività a riunire 11elle sue mani somme di qualche p·eso non sarebbe difficile documentare in dettaglio 8 • Laureato, nipote di un prete non poco legato ai beni terreni, Palmiero se ne accattivò la predileziq·ne tanto che già nel 1532, non appena gli nacque il primogenito• Giovanni Antonio, convinse lo zio a fare una anticipata dònazione di tutto il suo patrimonio - consistente più che altro in beni stabili nella frazione di Canale - ai pronipoti nati e nascituri. Vi fu in proposito qualcl1e difficoltà, giacché con quell'atto si defraudavano altre pur legittime aspirazioni, e dové intervenire una « concordia inter fratres », e cioè una co,mposizione e un parziale riconoscimento al fratello· di Palmiero, Federico,: questi, peraltro, 1norì ancor giovane il 5 marzo 1542 e non riuscì ad assicurare alla propria discendenza che un tenore di vita relativam.ente modesto. E di quella discendenza come di altri rappresentanti della famiglia, conosciamo a mala pena i nomi, solo percl1é essi appaiono con sempre maggiore frequenza in 110n pochi atti come venditori di beni al congiunto più ricco·, il quale cerca evidentemente - attraverso successivi acquisti - di dare una qualche continuità al patrimonio terriero in Rivottoli. Si tratta di piccoli appezzamenti di terre « arbustate e vitate », di selve di castagne, tutte, prese una per una, di piccolissima estensione, tanto che il prezzo medio di acquisto di esse si aggira sui 20 ducati (vi sono selve che si acquistano ·per 7, 12, 16 ducati e non sono numerose quelle che superano i 30), somma di assai scarso rilievo, quando si pensa che negli an11i stessi Palmiero doveva spendere per l'acquisto di un mulo un prezzo oscillante fra i 28 e i 45 ducati. Ma si tratta di affari nel loro insieme tutt'altro che improduttivi, perché una selva di castagne dava per lo meno il 15% di reddito. Noi possediamo negli atti notarili del 1549 tutta una serie di contratti - oltrè 30 - stipulati quasi negli stessi giorni da Potenza Fasano, che agiva in nome del n1arito momentaneamente assente in virtù di una regolare procura e avendo a lato con1e « n1u11dualdo » il figlio giovanetto Giovanni Antonio, e possia1no documentare che le selve di castagno si fittavano ormai - ancl1e per il parziale aumento del costo della vita - in ragione di carlini 4 o 5 il tomolo, sicché una piccola selva di 15 s Ad evitare continue citazioni, si precisa che quando non v'è altra indicazione di fonte, le notizie si intendono tratte dai protocolli notarili dell'ASA, e specialmente dagli atti dei notai Domenico De Pierro (1532-1533'e 1540-43)e Pietro Iannella (1544-1571).Alcuni documenti relativi ai Moscati sono anche in regesto in F. SCANDONE, Documenti· per la storia dei comuni dell'Irpinia, Avellino, 1956, ad nomen; ma si tratta di riassunti che talvolta non danno il senso esatto del documento. 118 Bibliotecaginobianco I \

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