' Recensioni tice da una più ristretta cerchia di personalità che hanno, al contrario, ormai raggiunto età più che canoniche e posizioni ina1novibili. .. D'altra parte, anche lo strato dei grandi politici è in generale caratterizzato da una certa stanchezza o difficoltà di evoluzione... Da tt1tto ciò si dovrebbe dunque concludere che il nostro personaggio, il professionista della politica, appare inadeguato in generale... ai compiti che spettano al personale politico di un paese moderno e in costante evoluzione». La 1norale del saggio çli Cesarini è questa, ma abbiamo già avvertito in principio come egli, subito dopo aver enunciato i risultati oggettivi della sua indagine, si preoccupi in maniera responsabile di inquadrare il fenon1eno nell'ambiente, invocando una discussione che tenga presenti al tempo stesso la difesa del momento politico (partito) e il miglioramento delle « pratiche istituzioni umane» in cui il momento politico « si cala e s'incarna attualmente ». Una riforma del partito è dunque il punto d'arrivo dell'esemplare saggio edito da Vallecchi. ANTONIO GIIIRELLI I dubbi dello scrutatore La giornata di Amerigo Ormea, il protagonista dell'ultimo romanzo di Italo Calvino (La giorn.ata di uno scrutatore, Einaudi, Torino, 1963) inizia in ·una piovosa mattinata domenicale, durante le elezioni politiche del '53. Ormea è uomo di « sinistra», iscritto al PCI, un rappresentante di quella generazione che ha vissuto la Resistenza con l'entusiasmo e la fiducia che tutto dovesse finalmente cambiare. È stato designato come « scrutatore » presso il seggio elettorale del Cottolengo. Siamo nell'anno della « leggetruffa » e nel malinconico grigiore dell'alba sembrano proiettarsi le disillusioni e gli ingan.ni d'una den1ocrazia messa in crisi: lungo il cammino che lo conduce al suo compito, nel paziente lavoro di definizione e di rifles~ sione, che si svolge nella sua n1ente, nei confronti del luogo verso cui si reca, delle circostanze i'n cui si muove, è già definita la sostanza e la dimensione del personaggio. « ... Amerigo, lui, aveva imparato che i cambiamenti, in politica, avvengono per vie lunghe e complicate, e non c'è da espettarseli da· un giorno all'altro, come per un giro di fortu11a; anche per lui come per tanti, farsi un'esperienza aveva voluto dire diventare un poco pessimista. D'altro canto c'era sempre la morale che bisog11a continuare a fare quanto si può, giorno per giorno... non farsi mai troppe illusioni e non smettere di credere che ogni cosa che fai potrà servire ... » (pag. 10). È una posizione morale, che può assumere un sapore disperato, che comunque sottinte11de il dubbio come matrice originaria d'ogni modo d'essere, d'ogni comportamento, che è portata a sottolineare nella realtà il 103 Bibliotecaginobianco
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