Recensioni in senso corporativo, e cioè l'attt1ale sistema partitico e, più in generale, di rappresentanza po1 litica democratica». Larga parte del libro di Marco Cesarini è dedicata ad una descrizione che direi narrativa dell'uo·mo politico com'è nella realtà: di età media, tra i 47 e i 50 an11i, di straordinaria robustezza e resistenza fisica, di forte e legittima ambizione, di origine classista generalmente borghese (o, come dice l'autore, « superiore» e « medio..-superiore » ), scadente « nella tecnica del comizio», mediocrissimo « nell'intervento parlamentare», ma « tecnico sottile e finissimo delle ptlblic relations ». È un ritratto, sulle prime, spietato che viene però stemperandosi quando si avvicina in primo· piano: '<< La giornata dell'uomo politico non è così agevole e piacevole come altri la immaginano; al contrario, è una giornata dura e difficile, spesso faticosa e snervante... che lascia pochissimo o nullo, spazio per sé e per i pro·pri cari e che costringe ad un lavoro pesante, ininterrotto e spesso meschino soprattutto i politici che appartengono a piccole formazio·ni »... « Pare certo che il Parlamento italiano sia, tra quelli di Europa, quello che lavora per più giornate e più a lungo per ogni giornata ». ... « Nei periodi di ferie parlamentari, nonché il lunedì e Ìl sabato, deputati e senatori tornano nella maggioranza a far la vita del funzio,nario di p,artito ... La mattina passa nel veder gente, elettori, postulanti, membri di partito; il po1 meriggio in riunioni. Quando la giornata è intera1nente libera da impegni, dal capoluogo di provincia ci si sposta volentieri verso il circondario» ... « Un altro e più penoso impiego del tempo app·arentemente libero del parlamentare sono le ore che vengono trascorse in treno o comunque in viaggio da e per Roma». Una vita arida, laboriosa, che non trova compenso neppure in guadagnj eccezionali. Marco Cesarini calcola che gli onorari reali del parlamentare, pur rappresentando uno staridard troppo elevato rispetto a quello delle classi lavoratrici, ~iano intrinsecamente appena sufficienti a coprire tutte le spese inerenti alla funzione, salvo cl1e (si capisce) non intervengano redditi di altro cesp•ite o profitti poco puliti. Ma per la grande maggioranza dei deputati e senatori risulta fondato il paradosso dell'o,n. Barzini che proclamò « la scarsa serietà e consistenza econ.omica della carriera p,olitica ». E quanto ai fenomeni di corn1zione e disonestà, l'autore dà credito all'affermazione di un altro parlamentare, l'o·n. Orlandi, secondo cui « i deputati e i senatori hanno scarsissima opportu11ità per tralignare. Essi, fra l'altro, non maneggiano denaro pubblico. Quelli che fanno grossi intrallazzi (aree edificabili, concessio,ni varie in cambio di contributi finanziari, eccetera) sono i partiti, e gli intrallazzi vengo110 quasi sempre fatti in sede e a livello comunale ... Le leggi di iniziativa parlamentare non vanno quasi mai in porto e quando c~ vanno risultano sempre profondamente _modificate, rispetto alla singola proposta personale, della discussione in sede di com- . . m1ss1one ». Più severo come notavamo, il giudizio dell'autore sul· livello culturale dell'uomo politico, valutato globalmente quanto ad istruzione, grado di 101 Bibl_iotecaginobianco
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