Nord e Sud - anno X - n. 45 - settembre 1963

Comportamento elettorale e ceti ·sociali a Napoli peso della borghesia sensibile al richiamo dei liberali e della destra in genere. Il -P.R.I. segue, su scala molto più ridotta, un andamento I abbastanza simile. Sulla destra, come era facile prevedere, il MSI risulta essere il partito del ceto medio per eccellenza, raccogliendo consensi sopratutto nelle classi impiegatizie. Parallelamente al crescere della per-· centuale che indica gli elettori piccolo-borghesi, esso passa dal 4,6 al 13,6%. A differenza del P.S.D.I., esso non soffre affatto, nei seggi col 30-40% di ceto medio, dell'influsso della borghesia, il che conferma l'affinità del ceto medio e della borghesia « ip.arginale » di fronte a certi temi generici. Il P.D.I.U.M. è molto meno sensibile ~Ila presenza del ceto medio del suo antico alleato. Esso presenta oscillazioni tra 1'8 e 1'11 % e conclude in ascesa, il che significa che, benché non_ dipenda dai voti del ceto medio, vi trova notevoli consensi. L'andamento del P.L.I., che, cominciando con percentuali piuttosto modeste (2,7; 3,1) ai livelli più bassi della scala del ceto medio, sfocia nel 25,3% (30-40% di ceto medio) sotto l'influsso della bo,rghesia, per ridiscendere poi lentamente, n1ette in luce la sua natura di partito dell'alta borghesia. 11 fatto che esso conservi una considerevole percentuale (13,6) al livello più alto della scala dimostra la già notata affinità della borghesia con certi gruppi .del ceto medio. Tale fenomeno è stato· certamente accentuato il. 28 aprile dalla campagna di tipo- qualunquistjco condotta dal P.L.I.. È interessante rilevare che la D.C. ed il P.L.I. descrivono curve_ diverse. che convergo·no al 30-40% di ceto medio. Se si costruisse t1n analogo -grafico per il 25 maggio 1958 si scoprirebbe probabilment~ l'esistenza di una relazione tra le somme dei voti democristiani e liberali e che le curve, per le due consultazioni, sono complementari. Ciò proverebbe che, in questi seggi, la D.C. ha passato al P.L.I. la maggior parte dei voti perduti. Il terzo ed ultimo coqiportamento da esaminare è quello della borghesia. Qui bisogna essere più cauti, in quanto i nostri dati includono certamente non solo l'alta borghesia, ma anche quella che abbiamo chiamata borghesia « margi11ale », cioè gli. strati sociali a mezza strada fra il ceto medio e la borghesia. Tuttavia, ordinando i risultati nella seguente tabella, sembra emergere un quadro interessante. 97 Bibliotecaginobianco

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