Nord e Sud - anno X - n. 45 - settembre 1963

P. A. Allum una relazione p·articolare tra i voti alla D.C. e la consistenza del ceto medio. La relativa debolezza ·delJa D.C. nei seggi' con meno del lO~o di ceto medio è dovuta al predominio, in queste sezioni, dei lavoratori manuali; il punto più basso, cl1e viene raggiunto con il 30-40% di ceto medio, sembra coincidere con la massima percentuale (e con la massima influenza) dell'elemento borghese 34 • Il P.C.I., al contrario, segue una curva decrescente: partendo dal 45,1 % (meno del 1O3/odi ceto medio), passa rapidamente all'll,l % (30-40% di ceto medio), ma controlla ancora il 10,2% nelle sezioni con più del 40% di elettori appartenenti al ceto medio. Ciò dimostra che il P.C.I. trova il suo elettorato non solo nella classe operaia, ma anche in un 5-10% del ceto medio, che potrebbe costituire perfino il 30% del suo elettorato 35 • Ad ogni modo, sembra certo che il P.C.I. racc~glie, nel ceto medio_ napoletano, un numero di voti più grande di quello che la sua propaganda o le sue pubblicazioni facciano supporre. Per il P.S.I., il movimento è molto -più ridotto.· C'è prima una leggéra ascesa, dal 9,5 (meno del 10% di ceto medio) al 12,4% (20-30~0 di ceto medio), poi una flessione a 10,5 (per l'influsso della borghesia) ed una leggera rimonta nei seggi con più del ·40% di ceto medio. A questo punto, come già in coincidenza con la più bassa percentuale dei lavoratori manuali, il P.S.l. è più forte del P.C.I .. Ciò dimostra chiaramente, in congiunzione col fatto. che il P.S.I. è più forte alla· massima percentuale di ceto 111edio di quanto non lo sia alla minima, che esso profitta. dell'abbondanza del ceto medio, mentre- non è molto sensibile alla diminuzione dei lavoratori. Sembra quindi confermare l'ipotesi che se il P.S.I. recluta una parte del suo elettorato nella classe operaia, esso dipende altresì in l,arga misura - forse per il 40-50% del suo elettorato totale - dai voti def ceto medio. Il P..S.D.I., dal. canto suo, è ancora più sensibile agli incrementi del ceto medio; al punto da poter essere definito come un partito della classe ;media, o, meglio, della parte più bassa della classe media. Partendo dall'l,9% (meno del 1O?/odi ceto medio) esso passa progressivamente al 6,2%, con una leggera battuta d'arresto dove si riscontrano percentuali fra il 30 e il 40~1>di ceto medio e quindi un maggiore 34 Confronta la coincidenza con il successo liberale che sembra confermare questa conclusione. 35 Dall'opuscolo comunista: Organizzazione del P.C.I., già citata, si può dedurre che forse il 10% dei suoi iscritti provengono dal ceto medio, anche se sono distribuiti tra coltivatori diretti, (6,4%), artigiani ed esercenti (6,8%), intellettuali, professionisti e insegnanti (1,8%), impiegati e tecnici (3,0%). B~bliotecaginobianco. \

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