Nord e Sud - anno X - n. 45 - settembre 1963

Comportamento elettorale e ceti sociali a Napoli Un analogo ragionamento si può fare per quel che riguarda il P.S.D.I., solo che è necessario mettere in evidenza la posizione che esso aveva assunto nella polemica politica cittadina, nell'ambito della quale, per la sua netta opposizione all'accordo D.C.-P.D.I.U.M., offriva, assieme al P.S.I., come la sola alternativa. Nel valutare i progressi del P.S.D.I. bisogna infine ricordare che esso ha anche beneficiato dei · voti della scomparsa lista di Comu11ità. Il grande beneficiario del fatale declino della fortuna politica di Lauro è stato comunque il P.L.I. Ciò che esso offriva era una genuina istanza conservatrice, che rappresentava specifici interessi economici. In tal senso si può dire che la borghesia e, in misura minore, il ceto medio hanno risposto al suo appello. Tuttavia, malgrado il carattere classista di questo appello, il suo successo nelle zone popolari può dare sostanza alla pretesa di rappresentare una alternativa liberale. Ma l'abbandono della posizione ce·ntrista, che costituiva la sua vera ragion d'essere 19, e la· natura qualunquistica della sua campagna elettorale indicano che la sua avanzata rappresenta soltanto una trasmigrazione di voti da un partito di destra all'altro e mettono così in rilievo la fragilità del suo elettorato. Grosso modo, le stesse considerazioni sono valide per il M.S.I., anche se su scala ridotta. Mezzi finanziari più limitati e minore dinamismo ne hanno fatto un debole competitore per il P.L.I. 20 , contenendo il suo incremento al 4,8%. Difatti, la sua sola notevole avanzata è stata, come abbiamo visto 21 , tra gli impiegati del Vomero, che si ~utrono di una tipica nostalgia del passato. · Per concludere la prima parte di questo lavoro, si può dire che, se queste elezioni sembrano segnare la fine dell'era di Lauro, il fatto che essa sia durata più a lungo· di quella del suo predecessore, Giannini, non sembra aver portato con sé alcun elemento chiarificatore della situazione. L'equilibrio presente sembra riposare su troppe contingenze per essere durevole e sarà perciò più necessario che mai seguire da vicino .le vicende future se si vorrà .discernere qualche modello di comportamento 22 più significativo del semplice stringersi delle masse 19 « Il Mulino», n. 126, aprile 1963, p. 363. · 20 Il fatto che il P.L.I. abbia dovuto dividere una parte dell'elettorato laurino 21 Vedi la II parte di di questa inchiesta. · · col M.S.I. sembrerebbe confermare questa conclusione. 22 Ciò non significa sottovalutare gli sviluppi importanti che si antravedono già nelle zone proletarie della città, ma fin tanto che essa resterà sotto ipoteca del proletariato, del ceto medio e della borghesia questi sviluppi potranno avere soltanto un'influenza marginale. 89 Bibliotecaginobianco

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