• Editoriale diretto o indiretto, i comunisti, è, da vent'atzni, una costante di un settore (llmeno della nostra sinistra ed ha contribuito finorq ad impedire una risolzita assunzione di responsabilità da parte dei socialisti così come ha insieme tenuto deste le 11-ostalgie frontiste, tnai del tutto spente in questo o quel settore dell'opinione. Del resto, già nel feb~ braio del 1962, allorché si dette vita al prinio esperi'f!'lento di governo di centro-sinistra, si pensò da parte della sinistra socialista che itn certo impegno del PCI sarebbe stata la piit efficace garanzia della reale carica di rinnovamento del governo stesso. Un simile ragionamento è stato ripetuto infinite volte nell'anno e mezzo sitccessivo; e le prospettive che si sono riportate di sopra su itna disponibilità democratica del PCI in un futuro più o rnen,o prossimo non sono altro che una variazio11e del tema, riecheggiata in ambienti anche diversi da quelli della sinistra socialista. , Sta di fatto, però, che il centro-si11istra è stato concepito in modo - affatto diverso: come la sola politica capace di rinnovare veramente le strutture politiche, econonziche e sociali del paese in· una direzione autenticam~nte democratica, valendosi di tutte le forze sinceramente democratiche e prescindendo rigorosamente da tutte le altre forze. politiche, liberiste o comuniste che f assero. Ed esso è insien-:z,eil frutto di un'esperienza ormai quasi ventennale, dell'esperienza di un ritardo che la soluzione dei nostri nzaggiori problemi ha sitbito a causa della presenza nel nostro paese di un forte movimento conzunista clie impediva di raccogliere risolute niaggioranze di sinistra democratica ed a causa di quel complesso d'inferiorità di itna parte almeno. della sinistra italiana che si è detto. Ancora oggi la formula di centro-sinistra può essere ·quella di una politica veran1e11te rif ornzatrice solo a patto che si resti fedeli all'ispirazione originaria. Non esistono due centri-sinistra, sia che si consideri la cosa da destra sia che la si consideri da sinistra; ma v'è un centro-si'J"!,istra soitanto, quello di una politica di rif arnie strutturali della democrazia italiana. E questo non ha alcun bisogno di garanzie co,1nuniste. È perfettamente vero che la politica di centro-sinistra è innanzi tutto una politica di rinnovaniento strittturale della società italiana. Ma rinnovamento stritt turale no11 vuol dire solta11to tentativo di ca11cellare le ingiustizie economiche e le disparità tra i vari ceti e le varie sezioni geografiche del paese; vuol dire anche cangiamento dall'interno della società, distruzione · degli inf antilisnii es.tremistici, tentativo di radicare nella società italiana a tutti i livelli l'attaccamento alle istitu- ,,. zioni democratiche ed alla pratica della democrazia, come fatto di costume prima ancora che politico.· Ed è evidente che se la politica 6 Bibliotecaginobianco
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