Carla Perotti quest'ultimo - predicando l'evoluzione di tutte le istituzioni politiche ed economiche nella prospettiva di una rivoluzione spirituale, sia pure teocentrica, e mettendo in luce la corrispondenza delle strutture materiali con quelle spirituali - il cattolicesimo ha ritrovato il proprio equilibrio e la grande libertà creatrice nell'ordine dell'intelligenza· e della società 6 • Ritornando a considerare il voto degli elettori operai della « cintura», decine di migliaia di immigrati hanno dimostrato di ritenere cl}e la possibilità di trasformare il miracolo eco-no1nico in un miracolo sociale non potesse venire che dalla sinistra. Il voto degli elettori di Chivasso·, per fare un esempio· a caso, ha, oltre che il senso di una protesta, un chiaro, significato di indicazione politica: qui i tre p·artiti della « sinistra» avevano totalizzato nel '58 solo il 39,52 per cento· delle preferenze, mentre il 28 aprile scorso essi hanno raggiunto il 52,73 per cento. La stessa indicazione è venuta da Nichelino (50,10% ), da Rivoli (54,40%), da Mo·ncalieri (50,10%), da Ciriè (49,73%) e da Ivrea (47,36%), dove la DC ha perduto forti aliquote dei propri consensi. A To,rino la DC è passata dal 32,76% al 25,69%, a Moncalieri dal 37,5 al 31, a Rivoli dal 39,7 al 31,6, e a Chieri, .roccaforte di seminari e conventi, è scesa dal 56,4 al 47,3%, con una perdita secca del 9,1%. Se i persuasori occulti della destra l1anno spuntato a Torino alcune posizioni difficili, se il voto democristiano e liberale ha prevalso su quello della sinistra nei settori d'opinione sensibilizzati ai fenomeni del· benessere a agli impulsi riflessi di questa « ricchezza nuova », il voto di sinistra si è formato invece come co·nseguenza di una scelta, anche se distorta, certamente razionale. Esso non è stato improvviso e non è stato occasionale, ma ha inteso rappresentare la risposta data ad una struttura sociale considerata inefficiente, all'iniquità dei rapporti eco·nomici, alla sperequazione tra prezzi e salari. Le lotte sindacali avvenute a Torino e nei p-aesi della sua « cintura » nel '61 e nel '62 hanno agito come catalizzatori cli quello spirito di unità d'azione che doveva portare tutte le masse o·peraie, e in parte anche contadine, ad una più sicura presa di coscienza sul piano politico e amministrativo. Perciò, se il voto democristiano e liberale è stato sollecitato con successo, nei paesi della « cintura », anche grazie all'intervento della propaganda p·olitica, il voto comunista si è manifestato indipendentemente dai fattori suggestivi della persuasione occulta, dimostrandosi invece sensibilissimo alla persuasione diretta.È sinto·matico che, degli ottanta intervistati nei co·muni della « cintura», su cinquantadue di ,,,. 6 Lou1s SALLERON: Les catholiques et le capitalisme, ed. La Palatine, Parigi, 1951. 72 Bibliotecaginobianco
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