Nord e Sud - anno X - n. 45 - settembre 1963

Clemente 1v!.aglietta ancora ricevuto la tessera di ingresso, nel po·rto perché la pubblica sicurezza sta indagando - secondo la « prassi » - se s~no degni di averla, mentre un individuo con mandato di cattura lavora a bordo di navi straniere. E nessuno ci dice come questo sia avvenuto; nessuno ci dice alle dipendenze di quale impresa o di quale compagnia portuale lavorava detto pregiudicato; nessuno ci dice chi quel pregiudicato sostituiva nél lavoro. Troppe cose vengono tollerate e troppe ingiustizie commesse per cui se una degna persona intende parlare con una azienda portuale deve munirsi di permessi dopo lunghe attese a11cl1edi mezz'ora, mentre un cittadino che per lavorare nel porto deve esibire il suo certificato penale trova modo di farlo in barba alle leggi ed agli uomini che tali leggi sono incaricati di fare applicare. In questo assurdo viviamo 01 gni giorno, perché nessuno pensa che oggi convenga fare fino in fondo il proprio· dovere e perché tutti pensano che la pelle, il quieto vivere, la tolleranza possono - seguendo i meravigliosi esempi che ci vengono dall'alto· - essere la nota dominante del nostro costume. Perché stupirsi allora di Casoria? Ci sono agenti sotto le case private di personaggi che sarebbero lieti di liberarsene; ci sono servizi di rapp•resentanza che potrebbero essere ridotti; ci sono uffici che potrebbero 1 risparmiarsi la fatica di sapere se un deputato è una persona degna di entrar.e nel porto; ci sono persone preposte a responsabilità che considerano un semplice noioso impegno burocratico e ci sono organismi, partiti, associazioni, uomini che dovrebbero vedere le cose della vita nel dinamismo propulsore della civiltà. Siamo egualmente curiosi tanto di sapere che cosa farà l'Ufficio del Lavoro portuale per il citato fatto di cro-naca, quanto di vedere i provvedimenti che tutti adotteranno per rendere civile la lotta politica a Casoria. C'è una carenza del potere pubblico, come c'è una incomprensione del potere democratico dei cittadini che vanno criticate e combattute. C'è il caso che mi è stato raccontato, e spero che non sia vero, di una signora che telefona ad un ufficio chiedendo una pattuglia per cogliere dei ladri che sono nella sua casa e che avrebbe ricevuto larisposta di telefonare l'indomani perché la pattuglia non era disponibile. Sarà forse una bar.zelletta, ma anche le barzellette rivelano la verità. Al disopra di tutto c'è la realtà ed il cittadino medio, quello che paga le tasse, ubbidisce bene o male a]le leggi, spera nel fut11ro migliore ed alleva i propri figli nel timore della legge, vuo,le essere tutelato e garentito. Ci sembra che sia un suo diritto. CLEMENTE MAGLIETTA 62 Bibliotecaginobianco

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